MN - Leonardo: "Mai pensato di cambiare Gattuso. Niente colpi a gennaio". Maldini: "Champions vincolante per Higuain e Bakayoko"

Leonardo e Paolo Maldini sono intervenuti a colloquio con i giornalisti a Milanello. Di seguito tutte le dichiarazioni riprese dai microfoni di MilanNews.it:
Leonardo su Gattuso: "Non abbiamo mai pensato di cambiare Gattuso. Dobbiamo partire dall'inizio, non possiamo negare la situazione generale. Il Milan quest'anno è partito in questo modo, è partito di fretta. Non possiamo dimenticarlo. Stiamo cercando di sistemare una situazione iniziata come conosciamo, oggi siamo in corsa per il nostro obiettivo, sarebbe una cosa straordinaria visto quello che stiamo vivendo. Noi oggi siamo lì, si deve andare avanti. Il pessimismo di cui parla Rino è la carica importante di una squadra con ancora una macchina da aggiustare, questo è evidente. Questa è la situazione. La proprietà sa che stiamo vivendo questo, ci vuole da parte di tutti cooperazione, unione. Ci manca emozione, ci siamo concentrati sulle cose pratiche e ci siamo dimenticati dei momenti belli. Il record di media pubblico del Milan è stato in Serie B. Noi oggi non siamo in Serie B ma abbiamo vissuto un momento difficile. Ci vuole comprensione di questo momento per continuare ad aggiustare e tornare ad un alto livello. E non sarà comprare 10 giocatori in corsa. A partire da questo dobbiamo prendere decisioni e fare delle scelte. Non possiamo pensare che oggi compriamo questo e quello, non sarà così per una serie di motivi, anche per il FPP. Verranno fatte delle scelte in merito ai momenti che stiamo vivendo, oggi è un momento delicato, dati i pareggi col Bologna e col Frosinone, è il momento di dare un segnale. Ci vuole anche un segnale di energia ma non dobbiamo dimenticarci della situazione globale".
Maldini sugli obiettivi: "Gli obiettivi erano chiari fin dall'inizio, non siamo partiti per vincere lo scudetto. Siamo partiti in corsa, con il sogno di arrivare al quarto posto. Può sembrare riduttivo per una squadra come il Milan, ma negli ultimi anni non ci siamo mai arrivati. Siamo dentro i parametri. Lo abbiamo dimostrato fino poco tempo fa. Questo mese sarebbe stato importante per fare il salto di qualità, non ci siamo riusciti e non siamo contenti ma non siamo distanti 15 punti. Non per prendere degli alibi, ma abbiamo avuto delle grosse difficoltà, abbiamo avuto tanti giocatori infortunati nello stesso ruolo, abbiamo attraversato dei momenti difficili. Qualche alibi c'è, malgrado questo ci aspettavamo qualcosa in più, lo sa l'allenatore e gli stessi giocatori. Bisogna riuscire a cambiare questa percezione di non essere in grado, è forse la nostra più grande sfida, stiamo cercando di farlo dall'inizio".
Leonardo sulla stabilità: "Siamo lì, bastano due vittorie e si ritorna alla posizione di un mese fa. Dobbiamo arrivare ad una stabilità anche durante la partita. Succede qualcosa e andiamo in difficoltà. C'è bisogno di comprensione, di coesione. Se vuoi fare un passo in avanti devi mettere qualcosina in più, parlo in generale. Il lavoro nostro non è stato facile. Il lavoro dell'allenatore non è facile. C'è bisogno di quell'emozione in più, di quella cosina in più, fare squadra non è semplice".
Leonardo sui nomi di allenatori usciti: "Oggi non esiste alcun progetto, non è stato chiamato e consultato nessuno. Nessuno può dire che è stato chiamato qualcuno".
Maldini sull'atteggiamento: "Le partite a volte le cambi con un atteggiamento, devi essere più propositivo. Non far vedere che sei da sesto posto. Non accettare quel tipo di posizione. L'ordinario nello sport non esiste, devi sempre fare qualcosa di straordinario, questo vale per tutti gli obiettivi. Questo si chiede in genere ai giocatori che a volte si adagiano in una posizione di comodo".
Maldini su Gattuso: "Da quando siamo qua non abbiamo mai giudicato quello che è successo prima di noi, anche perché la situazione non era semplice. L'imput è la condivisione degli obiettivi, delle linee guida della società, quindi grandissimo appoggio all'allenatore e allo staff".
Leonardo su Higuain: "Può succedere, quando manca il gol all'attaccante diventa sempre difficile gestire. Non è mai stato così tanto tempo senza fare gol. Anche lui si deve ritrovare, sta vivendo una situazione diversa rispetto alla Juve. E' in prestito, tutti i giorni continuano a dire che non resta e non è facile per lui. Con lui abbiamo un rapporto molto diretto, lui ha un ruolo molto importante in quest'annata, lui lo sa. E' sempre stato così. E' uno dei pochi che ha vinto tanto, ha un ruolo di leadership quasi naturale. Questo ruolo va capito ed esercitato. Non credo sia un problema di base, non abbiamo mai avuto dubbi su Higuain da qui a fino anno. Essere o non essere in Champions ci cambia la vita, lo sa anche lui. La situazione Chelsea o non Chelsea per noi è come se non ci fosse. Non c'è stata alcuna richiesta. Lui non ha chiesto di andar via, nessuno la ha chiesto e lui è della Juve. Di cosa stiamo parlando? La realtà è questa, ha un contratto con noi ma è della Juve. Noi non possiamo prestarlo o venderlo. Non esiste niente, zero".
Maldini su Higuain: "Non abbiamo mai messo in discussione la sua leadership, è un punto di riferimento. Vive una situazione particolare, nuova per lui. Sia per essere in prestito, sia perché è tanto che non fa gol".
Leonardo sulla situazione che sta vivendo il Milan: "La scintilla per i tifosi deve essere la comprensione del momento del Milan. La comprensione deve essere quella, forse da noi proprietà, dirigenti, dobbiamo trasmettere quello che stiamo facendo. Non è facile, siamo condizionati da tante cose, dobbiamo cercare anche noi di capire quello che sta succedendo per poter dire quello che possiamo fare. La squadra si forma da investimenti ma anche da organizzazione interna, il nostro CEO è arrivato meno di un mese fa. Questa squadra si sta formando come gruppo di gestione, come linea, come idee, tutto questo mentre si va ogni 3 giorni a giocare una partita e questo condiziona i giudizi su di te. Il mondo Milan si deve abbracciare attorno ad una realtà. La realtà è che il Milan è in difficoltà da tanti anni, non da oggi, questa difficoltà deve essere capita. Sarà fatto in un modo graduale".
Leonardo su Paquetà, la lettera della UEFA e il mercato: ""Perché l'hai fatto... Non puoi farlo...". Diventa difficile muoverti. Ne facciamo un altro e riceviamo una seconda lettera? Fino ad oggi non abbiamo mai ricevuto i premi dalle partite di Europa League, è arrivata anche una multa. C'è anche un ricorso. Non ci saranno colpi di mercato, dobbiamo vivere di opportunità. Sarà un mercato di opportunità, non di scambi. Il mercato di gennaio è già complicato di suo, dobbiamo vedere delle opportunità che possono entrare in una logica di FPP, di quello che tu pensi, perché non è che ci hanno dato un manuale. Ci hanno solo detto che siamo bloccati. E' una situazione difficile, non possiamo andare oltre a queste cose qua. Sicuramente ci vogliono delle uscite perché ci siano degli arrivi, abbiamo 29 giocatori in rosa e con Paquetà sono 30. Sono situazioni ancora da sistemare, più o meno difficili. E' un incastro totale, non possiamo andare e comprare. Il FPP non ci permette di aumentare di anno ed anno la perdita di 30 milioni a bilancio, questo va incastrato al nostro bilancio iniziale. Abbiamo fatto Paquetà e ci hanno detto che non potevamo farlo, però l'abbiamo fatto. Arriva in una squadra in costruzione, non come Kakà che arriva nel Milan di Paolo Maldini. La lettera? Hanno contestato un investimento di quel genere. E' stato un accordo per gennaio e volevano capire che cos'era, non essendoci un deposito in Lega".
Leonardo sul mercato fatto in estate: "Non c'è stato un investimento. Abbiamo fatto degli scambi. L'unico punto di incremento è Higuain. E' stata un'opportunità nello scambio Caldara-Bonucci di inserire una situazione fattibile. E' stato l'unico investimento vero, il resto sono stati cambi. Forse abbiamo sbagliato tutto, ma il mercato è stato fatto in questo modo. Bacca-Castillejo, Caldara-Bonucci, Lapadula-Laxalt, Bakayoko in prestito, André Silva in prestito. Locatelli, Kalinic sono tutte vendite. Quelli che sono stati acquistati li volevamo. ".
Leonardo sul quarto posto: "Se ci arriveremo sarà gloria, se non ce la faremo non ci siamo arrivati in cinque anni. Questa è la realtà dei fatti. Quando pensiamo che questo è normale ci viene male davvero, quello che vogliamo è tutto il contrario. Sul futuro di Bakayoko e Higuain non si può sapere adesso, bisogna vedere nel corso dei mesi".
Maldini sui riscatti di Higuain e Bakayoko: "Siamo stati chiari con loro quando sono arrivati, la posizione Champions è vincolante"
Leonardo sulle partenze: ""Resterà chi vuole rimanere qua, chi inizia a fare i conti "Non lo so, vediamo..." uscirà. Noi arriveremo dove vogliamo, questo è sicuro. In 120 anni di storia il Milan ci è sempre arrivato. Chi starà qua è perché ha voglia di stare".
Maldini su Bakayoko: "La nostra idea era proprio quella. E' normale che all'inizio ci volesse un po' per adattarsi. Ha fatto un cambio incredibile. Cercavamo un centrocampista moderno come lui, con forza e centimetri".
Leonardo sulle possibili nuove sanzioni per il bilancio 2017-2018: "Ci sarà un continuo incontro per capire la situazione, ora la posizione è arrivare al break even entro il 2021. Nel ricorso, oltre a cercare di allungare i tempi per il pareggio, cercheremo di farci spiegare e capire delle cose. C'è una discussione continua con la UEFA, ci sono anche cose che loro devono capire".
Maldini sulle regole del FPP: "Le regole sono più rigide, è una cosa che ha portato al calcio a non avere debiti, ma è impossibile arrivarci per una squadra che vuole tornare ad un livello alto, è molto penalizzante. Le squadre che non hanno dovuto fare il FPP sono là e guardano le altre dall'alto. Non a caso il Real Madrid ha vinto le ultime tre Champions League"
Maldini sul peso del FPP: "Se in questo momento arrivasse Berlusconi come nel passato non potrebbe fare la squadra più forte al mondo, non è una cosa attuale. Non ci sarà più. Grazie a Dio l'abbiamo vissuta ma non è più possibile. Lo scopo del FPP? Se il calcio perde 2 miliardi di euro è un problema, ora ha un po' ridotto le perdite. Il problema è regolamentare le squadre che non sono di alta fascia per poter cercare di fare investimenti per cercare di arrivare là. Non c'è un manuale da seguire, ognuno ha avuto delle sanzioni difficili da affrontare".
Leonardo sulla logica del FPP: "Il Milan oggi non ha debiti. L'idea del FPP è di non generare debiti. E' logico e interessante da una parte per sanare questi conti. Ma è difficile essere in competizione con chi ha ricavi da un miliardo. La Juve ha avuto la fortuna di avere delle agevolazioni allo stadio, ora sta fatturando con quello tre volte rispetto a San Siro. E' arrivata dov'è dopo dieci anni di investimenti fortissimi senza FPP".
Leonardo sul momento: "Dobbiamo abbracciarci tutti, viviamo una situazione che è questa. Va capito, piano piano dobbiamo mettere delle cose per tornare quello che eravamo".
Maldini sul passato: "Il passato conta, ma non solo quello nostro, ma anche quello degli ultimi cinque anni".
Leonardo sul segnale: "Bisogna dare un segnale a livello energico, di orgoglio, serve un segnale importante. La situazione dei calciatori non è facile. Io arrivai al Milan in un'altra situazione. Noi dobbiamo essere coscienti di questa posizione. Non arriveranno Gullit, van Basten e Rijkaard".
Leonardo sul riscatto di André Silva dal Siviglia: "Ancora è troppo presto".
Leonardo sulla voglia di Higuain: "Higuain non ha mai dimostrato il contrario, ci abbiamo parlato tante volte, parliamo con tutti".
Leonardo sulla Supercoppa Italiana: "E' un'opportunità, un titolo, ma domani serve una dimostrazione, anche giocando male".

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