Nel Milan come con la Francia. Giroud, non solo goal: è un 9 decisivo

Nel Milan come con la Francia. Giroud, non solo goal: è un 9 decisivoMilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO
martedì 22 marzo 2022, 20:00Primo Piano
di Francesco Finulli

Nella sua carriera Olivier Giroud ha sempre dovuto affrontare la critica dei pochi gol segnati. Ma siamo sicuri che Maldini e Massara, quando hanno individuato nel 34enne francese il profilo giusto per l’attacco rossonero, volessero assicurarsi una macchina da gol? Ciò che sta emergendo in questa prima stagione al Milan del numero 9 è che il suo apporto va ben oltre le reti segnate. Il contributo che Giroud sta dando alla manovra di Pioli è rilevante, non solo grazie alla sua capacità nei duelli aerei ma soprattutto grazie alla sua esperienza che gli permette di rimanere sempre dentro la partita.

Un mare di palloni toccati

Giroud è un attaccante che fa girare la squadra. Viene spesso ricordato come nel Mondiale vinto dalla Francia nel 2018, Olivier non segnò neanche una volta. Allo stesso tempo viene dimenticato quanto Didier Deschamps lo ritenesse assolutamente fondamentale per legare il gioco dei transalpini che sulla trequarti schieravano in un colpo solo Mbappe, Griezmann e Dembelè. Non è un caso che la nazionale francese campione del mondo giocasse proprio con quel 4-2-3-1 in cui Pioli ha trovato la sua identità. Giroud, nell’ultima gara di Cagliari, pur non riuscendo a rendersi pericoloso sotto porta, ha giocato la bellezza di 46 palloni, permettendo ai rossoneri di tenere il baricentro alto per tutta la durata della partita. Tutto questo condito dall’assist decisivo per il gol di Bennacer.

Sempre dentro la partita

Proprio quell’assist, fornito al 60’ di una delle partite più importanti della storia recente rossonera, racconta benissimo chi è Giroud. Un giocatore che si mette totalmente al servizio della squadra. Un attaccante che gioca più per i suoi compagni che per se stesso. Ma quello che salta più all’occhio è la capacità di Olivier di non uscire mai dalla gara, anche nelle difficoltà e nel sacrificio di riuscire a essere determinante. Esattamente come è successo con il Cagliari con la sponda per il gol, a Napoli con una rete da bomber vero e nel derby con una doppietta già entrata nella storia.