Scaroni a DAZN: "Telefonata con l'Inter per lo stadio? I contatti tra i proprietari continuano, ma nulla di particolare da segnalare"

Scaroni a DAZN: "Telefonata con l'Inter per lo stadio? I contatti tra i proprietari continuano, ma nulla di particolare da segnalare"MilanNews.it
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domenica 18 febbraio 2024, 20:38Primo Piano
di Manuel Del Vecchio

Il presidente del Milan Paolo Scaroni è stato intervistato da DAZN nel pre partita di Monza-Milan. Queste le sue dichiarazioni.

Il mercato estivo sta dando i suoi frutti: “Siamo contenti del mercato estivo e siamo contanti anche di chi c’era prima. La squadra ci sta dando grandi soddisfazioni”.

Oggi è uscita la notizia di una vostra proposta all’Inter per lo stadio condiviso a San Donato. C’è qualche novità, è vero questo contatto? “Siamo ancora alla settimana scorsa: abbiamo comprato i terreni a San Donato necessari per lo stadio. Stiamo andando avanti per quella strada lì. I contatti tra i proprietari di squadre di calcio ci continuano ad essere ma non c’è nulla di particolare che vogliamo segnalare. In parallelo l’altra novità è l’ultima verifica su questa possibilità di fare una ristrutturazione light su San Siro. Mi piace nel senso che sono anni che mi arrovello interno al tema stadio. Non è che noi del Milan siamo sfavorevoli al San Siro attuale. È che è uno stadio vecchio, che deve essere riammodernato e mi sono sempre chiesto come si fa a riammodernare lo stadio avendo due squadre che giocano due volte a settimana in quello stadio lì. Fare dei lavori con 70mila persone mi è sempre sembrata un’impresa difficile. Bisognerebbe traslocare come hanno fatto Real Madrid o Atalanta. Purtroppo non abbiamo stadi vicini che hanno una capienza simile a quella di San Siro e quindi questo ci ha portato a studiare delle alternative. Webuild è stato a vedere il terreno, ha fatto una primissima visita. Ha scritto una lettera che però non è che mi rassicuri molto, è piena di se, di ma, di analisi da approfondire ecc. Noi siamo pronti a prendere in considerazione una ristrutturazione di San Siro solo se c’è qualcuno che ci garantisce in modo formale il fatto che continuiamo a giocare lì. Senza questa garanzia formale dobbiamo continuare a lavorare sul progetto del nuovo stadio su cui stiamo lavorando da parecchio tempo”.

Ci sono probabilità? “Io personalmente ho sempre pensato che è praticamente impossibile. Non sono un ingegnere, se viene da me un costruttore di qualità, con una buona reputazione, che mi dà una fideiussione a prima chiamata che se non posso giocare una partita mi paga l’incasso anche se lo stadio è chiuso allora lo prendo in considerazione. Non ho nulla contro San Siro, ci vado da quando sono ragazzino figuratevi se ho qualcosa contro all’andare lì. Il problema è come faccio a ristrutturarlo e giocare allo stesso tempo”.

C’è una data limite entro la quale questa data deve essere presa? “Noi stiamo andando dritti sull’ipotesi San Donato. Tutto il resto è un’eccezione. Abbiamo appena speso 40 milioni di terreni a San Donato, questo mi pare che sia la miglior prova che vogliamo andare avanti su San Donato. Se ci arriva una nuova proposta la prendiamo in considerazione. La lettera di Webuild non mi sembra una risposta al mio quesito, mi sembra più un “fateci studiare, magari forse ve la daremo” ecco”.

Il monopolio dell’Inter sulla Serie A, il Milan ha un piano per contrastarlo? “Io sono un uomo di azienda, quando guardo il Milan lo guardo come azienda. Noi ci eravamo scritti che il nostro obiettivo per quest’anno era di qualificarci per la Champions League. Mi sembra che siamo sulla buona strada. Obiettivo 23/24: raggiunto. Poi ci daremo nuovi obiettivi per la stagione 24/25 e li annunceremo. Tutto questo avendo un occhio molto attento all’equilibrio economico, che è alla base di ogni strategia sportiva. Se non abbiamo un equilibrio economico la strategia sportiva ne esce zoppa. Chiuderemo l’esercizio 23/24 con un eccellente risultato e questa è la premessa per poter andare sul mercato con i mezzi per poter prendere delle decisioni importanti”.

Il Milan sogna ancora lo scudetto? “Certamente sarebbe un obiettivo in più rispetto alle nostre strategie. Nel calcio tutto è possibile, lotteremo fino all’ultimo per ottenere il piazzamento più alto possibile. Su questo ve lo posso assicurare. Ogni partita per noi è una finale. Faremo quanto possibile”.