Tre affari saltati in dieci giorni. E la rivoluzione del Milan deve aspettare

Tre affari saltati in dieci giorni. E la rivoluzione del Milan deve aspettareMilanNews.it
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Ieri alle 20:00Primo Piano
di Gaetano Mocciaro

Con le cessioni di Tijjani Reijnders, Pierre Kalulu e Marco Pellegrino il Milan si è già garantito 73 milioni, di fatto la copertura dei mancati incassi alla prossima Champions League. Una cifra che si pensava potesse essere decisamente più cospicua a oggi, sia per la parte fissa relativamente bassa dell'olandese ma soprattutto per il mancato perfezionamento di tre operazioni in uscita che fino a dieci giorni fa sembravano chiuse.

Mike Maignan, Theo Hernandez e Yunus Musah potevano portare a oggi almeno 80 milioni di euro, affari che sono naufragati per motivi diversi: l'offerta inaccettabile del Chelsea; il rifiuto del francese a trasferirsi in Arabia Saudita; il mancato accordo col Napoli sui bonus per quel che riguarda Musah. Scenari che potrebbero riaprirsi, come nel caso dello statunitense, per il quale è previsto un nuovo incontro con il direttore sportivo Giovanni Manna, ma di fatto il mercato rossonero si ritrova condizionato da tre frenate importanti.

Di fatto senza questi 80 milioni assistiamo a un mercato in entrata al momento fermo, se si esclude Luka Modric destinato ad arrivare a parametro zero al termine del Mondiale per Club. L'impressione è che qualcosa si sbloccherà solamente nel mese prossimo. Un anno fa, di questi tempi, il Milan era ancora fermo al palo registrando il primo acquisto (Alvaro Morata) addirittura il 19 luglio, per poi scatenarsi nel mese di agosto. Allora, però, si doveva solamente puntellare la squadra che non aveva ceduto nessun big.