Un'Hondata mediatica per il Milan

Un'Hondata mediatica per il MilanMilanNews.it
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mercoledì 5 marzo 2014, 20:30Primo Piano
di Federica Di Bartolomeo

Batte un record prima ancora di aver giocato. Si tratta di un record di incassi e si sta parlando del giapponese tanto glamour, arrivato al Milan il 4 gennaio, Keisuke Honda. Il giorno prima del suo approdo, il Milan store di San Babila è stato preso d’assalto da italiani e non, per acquistarne la maglia, battendo così il limite di incassi. Quasi 1000 magliette vendute, 25 televisioni e innumerevoli tifosi ad attenderlo a Malpensa, 110 giornalisti alla sua presentazione, di cui 50 giapponesi, se si aggiunge un goal in Coppa Italia contro lo Spezia, si raggiunge la somma perfetta dei numeri di Honda. Allora è lecito chiedersi, il giapponese serve davvero al Milan o è solo una grande trovata commerciale? Honda farà vendere più magliette o vincere più partite?

Alla luce degli ultimi eventi, maliziosamente tutti risponderebbero è solo una miniera d’oro. Il caso, a livello mediatico, è molto simile a quello di Beckham, che per due volte giunse in prestito al Milan dai Los Angeles Galaxy e grazie ai ricavati dalla vendita delle magliette e dalle sponsorizzazioni, si rivelò un investimento gratuito a buon rendere. Honda potrebbe fruttare bel 7 milioni a stagione, a cui si devono aggiungere gli incassi ricavati dalle magliette e dalla crescita esponenziale della vendita dei biglietti ai tifosi giapponesi, che sempre più numerosi giungono a Milano non solo per lo shopping, ma anche per vedere il loro idolo.

Honda, infatti, in patria è un vero e proprio idolo, paragonato al personaggio dei manga Capitan Tsubasa, più conosciuto in Italia come Holly del celebre cartone animato Holly&Benji. A far di lui un beniamino è stato il goal su punizione, realizzato con la maglia della Nazionale il 16 maggio 2007 contro la selezione di Hong Kon. Il pallone prese un effetto al limite dell’inverosimile, un tiro di quelli che, appunto, si vedono solo nei manga. In Giappone chiamano questo colpo Mukaiten e attualmente Honda e Garteh Bale sono i migliori interpreti mancini di questo tiro.

In Italia è tutta un’altra cosa, la situazione al Milan non è facile per lui, dopo due mesi il giocatore non ha ancora dimostrato niente e i tifosi lo fischiano. Ma la pazienza dei samurai si vede proprio in situazioni come questa, Honda vuole lasciare il segno, l’ha dichiarato appena arrivato: “Mi ha portato qui il cuore. So che dovrò segnare molti goal e tanti assist. Farò del mio meglio. Ho bisogno di giocare e di vincere”.

La società gli sta dando fiducia, Seedorf l’ha convocato per l’anticipo di sabato contro l’Udinese. Saranno il tempo e i fatti a parlare, ma non dimentichiamo che il calcio italiano ci mette davvero poco a bocciare i numeri “10”. I Cugini insegnano, Coutinho scaricato dal nostro campionato, perché l’Inter non credeva nelle sue tanto decantate potenzialità, adesso, è un degno n. 10 nel Liverpool. Honda le potenzialità le ha, il Milan ci crede e vuole evitare le decisioni affrettate.