Benvenuto Giroud. Rimpianti per Gigio, ma avanti con Maignan sognando Insigne. Pioli come Mancini, Milan come l’Italia

Benvenuto Giroud. Rimpianti per Gigio, ma avanti con Maignan sognando Insigne. Pioli come Mancini, Milan come l’ItaliaMilanNews.it
martedì 13 luglio 2021, 00:00Editoriale
di Alberto Cerruti

Sono i giorni di Oliver Giroud, grande attaccante del Chelsea campione d’Europa e della Francia campione del mondo. E’ vero che ormai faceva la riserva ovunque, ed è vero che il 30 settembre compirà 35 anni, ma siccome è un superprofessionista come Ibra e ancora integro fisicamente farà molto comodo al nuovo Milan di Pioli. Benvenuto, quindi, al primo vero acquisto, perché i ritorni alla base dei prestiti Diaz e Dalot in realtà sono conferme e non novità. E tanti definitivi saluti a Gigio Donnarumma, grande protagonista nel successo europeo della Nazionale. Premesso che lui ha sbagliato a non accettare le offerte del Milan, dimostrando più attaccamento al denaro che alla maglia, anche i tifosi che hanno applaudito la linea dura della società lo rimpiangeranno, perché è sbagliato dire che un portiere vale l’altro e comunque non è mai decisivo. Al contrario, un grande portiere come lui fa la differenza  come un grande attaccante e non soltanto in occasione dei rigori. La verità è che in qualsiasi trattativa occorre trovare un punto di equilibrio anche quando appare impossibile e quindi, come ha sbagliato lui a non cedere, ha sbagliato il Milan a non affrontare e risolvere prima il problema del suo rinnovo, perché Donnarumma è un campione e soprattutto ha soltanto 22 anni per cui rimarrà in ogni caso un termine di paragone per tutti i portieri del Milan che occuperanno il suo posto. Detto questo, tanti auguri e un grosso “in bocca al lupo” al suo sostituto Maignan di cui tutti parlano bene, perché dovrà avere nervi saldi per occupare un ruolo in ogni caso difficile. Bene o male, comunque, il posto di Donnarumma è stato coperto, mentre non sono stati coperti gli altri vuoti.

Diaz c’era già l’anno scorso ma non basta, come non bastano Kessie e Bennacer che saranno assenti in pieno inverno durante la coppa d’Africa. Occorrono rinforzi veri, di qualità, non soltanto ragazzini etichettati come “talenti”, tipo Leao e Kalulu. E allora, occhio a possibili colpacci in arrivo, perché il neo campione d’Europa Insigne, ormai in rotta con De Laurentiis, potrebbe accettare la corte di Maldini, attratto dalle idee di Pioli, l’nico che assomiglia a Mancini per la calma con cui lavora e la serenità che trasmette a tutti i giocatori. In fondo il Milan nell’ultimo anno e mezzo è cresciuto come la Nazionale, pur non avendo grandi campioni a parte Donnarumma e Ibra, quando c’è stato. E allora, dopo il secondo posto dello scorso campionato, se la squadra sarà rinforzata, Pioli potrebbe ripetere il capolavoro di Mancini, approfittando di una situazione del tutto particolare. Senza nulla togliere all’Italia di Mancini, Chiellini e compagni hanno vinto l’Europeo per meriti propri, ma approfittando anche di un livello generale più basso rispetto alle edizioni scorse in cui emergevano nuovi campioni e sicuri candidati al Pallone d’Oro. Nel campionato italiano si sta verificando la stessa cosa. L’Inter, campione d’Italia, non può rinforzarsi e anzi ha ceduto Hakimi, il suo Theo Hernandez, mentre la Juventus arrivata soltanto quarta è al punto di prima, soltanto con Allegri in più e, come tutti ricordano, è già stata battuta sonoramente dal Milan a Torino, nel girone di ritorno. Le altre non sembrano più forti, nemmeno la Roma che punta su Mourinho ma non avrà Spinazzola o il Napoli che potrebbe perdere Insigne. E allora perché non sperare che il Milan stupisca tutti come ha fatto l’Italia? In fondo è già arrivato un campione del mondo e quindi ripetiamo benvenuto monsieur Giroud. Aspettando gli altri, però.