Coperta corta in Champions, ma non è solo colpa degli arbitri. Ladri e gentiluomini tra Bergamo e Roma. Derby già decisivo: per loro...

Coperta corta in Champions, ma non è solo colpa degli arbitri. Ladri e gentiluomini tra Bergamo e Roma. Derby già decisivo: per loro...MilanNews.it
venerdì 5 novembre 2021, 00:00Editoriale
di Luca Serafini

In Europa il gatto si morde la coda. Non riesco a non partire dal fatto che, pur con tutti i loro limiti, oggi i rossoneri dovrebbero avere almeno 3 punti, al netto delle troppe distrazioni arbitrali che hanno spianato la strada all'Atletico e consentito al Porto di segnare 2 reti viziate tra andata e ritorno. Il che significherebbe essere appaiati ai portoghesi e agli spagnoli. Non cambia il fatto comunque che in Champions i leoni si trasformano, appunto, in gatti: spaventati e poi arditi a Liverpool, affamati con i colchoneros e a nascondino nelle ultime 2. Un pelo e una pelle assai diversi rispetto al campionato e le ragioni sono molte: il divario tecnico, anzitutto. Il Milan è forte ma deve crescere. L'inesperienza, in secondo luogo, che ti permette di gestire la superiorità altrui e sfruttare le chances colpendoli nei punti deboli. La condizione generale, infine, perché è indubbio che i molti infortuni abbiano condizionato scelte e cambi nella formazione iniziali e nelle sostituzioni in corso. Resta il fatto che la convinzione e l'appetito nella corsa per lo scudetto sembrano incidere a loro volta nello spirito e nell'atteggiamento della squadra. Il Porto ha meritato i suoi punti nel doppio confronto. Vendiamo cara la pelle negli ultimi 180', poi vedremo: continuo a pensare che sia inaccettabile, per chi ha sangue rossonero, rinunciare scientemente all'Europa. Allo stesso tempo non si può nascondere che con una partita alla settimana la competitività in Italia sarebbe assai superiore, ma l’assenza delle coppe non garantirebbe in alcun modo la vittoria finale in campionato.

Pioli e i suoi ragazzi sono tornati da Roma (come in parte da Bergamo) a testa alta e con la coscienza pulita, avendo dominato 2 partite molto complicate con Atalanta e Roma e avendole vinte meritatamente. I disastri arbitrali nella parte finale di queste gare non può in nessun modo ledere quelli che sono diritti e meriti dei rossoneri, i quali non hanno avuto tangibili vantaggi e casomai li hanno pagati a prezzo salato. Questa settimana ho ascoltato qualche radio romana e sono intervenuto telefonicamente al programma di una di queste, invitato da un collega amico: ho trovato nei loro modi e nei loro toni, nelle analisi della partita di domenica scorsa, assai più equilibrio e meno faziosità che su vari canali e testate nazionali. Tutti i giornalisti sportivi sono tifosi di qualche squadra, ma lo nascondono. I marchi a fuoco sembrano riguardare solo 2 o 3 milanisti bene identificati: non c'è problema, noi sappiamo sempre dire la verità e ci pieghiamo di fronte all'evidenza, personalmente il giorno in cui non riuscissi più a farlo cambierei mestiere. La schiena è sempre stata dritta e non spostano certamente postura le accuse gratuite di qualche facinoroso mascherato. Il bilancio delle ultime 3 partite di Maresca con il Milan nel 2021 è una falcidia di cartellini rossi (2) e gialli (15!) a vanvera, se poi nella confusione ci sia andata di mezzo anche la Roma, francamente per 65' all'Olimpico non se n'è accorto nessuno.

Il derby casca a fagiolo per spremere le energie residue in questo altro blocco di stagione prima della prossima sosta. Attendiamo sempre con fiducia la resurrezione dei malati e invochiamo l'integrità di quelli che stanno bene, è questa la variabile più preoccupante in questo cammino sicuro e ricco di energie mentali e nervose in campionato. Credo che i 7 punti di distacco attuali con i nerazzurri al momento ci stiano tutti: ora bisogna provare a dare il primo colpo letale per salire a +10 e proseguire nella corsa a 2. Una corsa ancora molto lunga e tortuosa, che potrebbe interrompersi sull'altra sponda per cui questa gara è già quasi decisiva.