Dobbiamo metterci a posto. Non procediamo al buio

Dobbiamo metterci a posto. Non procediamo al buioMilanNews.it
sabato 5 agosto 2023, 00:00Editoriale
di Mauro Suma

Le prefiche di sventura delle tre sconfitte mi fanno ridere. Hai perso col Real per una palla passata sotto le gambe del portiere e hai pareggiato con la Juventus (contiamo anche i rigori dei tour estivi adesso???) per una deviazione in area del nostro stesso centravanti. Ma dalle nostre parti, dalle parti di chi  prende i giocatori che vuole e che sceglie senza chiedere prima a qualche predicatore se li conosce, esattamente come sta facendo il Napoli campione d'Italia con Natan al posto del pilastro Kim, i catastrofismi non mancano mai. Ma non bisogna eccedere nemmeno  in senso contrario. Non minimizzo affatto i tre test statunitensi. Qualcosa da mettere a posto c'è. Le squadre non nascono imparate. E quella che deve nascere quest'anno è una squadra nuova, con protagonisti nuovi e con principi nuovi. Un pò come dopo l'estate del 2019, quando cambiammo le fondamenta, all'insegna della prospettiva e dell'energia, e ci fu bisogno di qualche passaggio per trovare la quadra. Oggi come allora tocca a lui, a Stefano Pioli. Che negli Stati Uniti ha visto, metabolizzato e preso nota. C'è quella tonalità di grigio da mettere a fuoco, esattamente fra il centro del campo e la tre quarti, quel punto di equilibrio del pendolo da individuare. La posta in palio è liberare e non sacrificare mai una risorsa gigantesca come Leao. C'è da capire se qualche altra uscita, distinta da quella di De Ketelaere, possa farci trovare le risorse per un ulteriore rafforzamento del centrocampo visto che in giro ci sono muscoli e tempi di gioco non ancora acquistati dai big della Premier o dai colossi arabi. O se invece sarà meglio puntellare il reparto dai centrali. Non dimentico cos'era Ignazio Abate nelle stagioni pre-Scudetto del 2011, un giocatore sballottato in più ruoli. Poi, una volta cristallizzata la sua posizione in campo, è diventato il giocatore decisivo del derby Scudetto vinto 3-0 contro l'Inter di Leonardo. Rivedo qualcosa di quella vicenda nel momento attuale di Kalulu. E' un terzino destro? Perfetto, che sia, chiuso il mercato degli esterni, con lui e Florenzi che possono giocare a sinistra e a destra. Ma in questo caso ci manca un difensore centrale. Crediamo invece che Pierre possa tornare quello invalicabile dello Scudetto al centro della difesa? Ok, perfetto, ci manca un esterno difensivo. Un tema questo, sul quale intenderci una volta per tutte. 

Insomma abbiamo ancora diverse cosa da fare e da ponderare, in campo e fuori, alla lavagna e sul mercato. Ma i tempi giusti, intensi e aggressivi con cui abbiamo costruito la nostra estate ci hanno dato una base molto importante di riflessione. Dopo gli Usa non procediamo al buio, ma guidati da indicatori e sensori già ben accesi. I quindici giorni di concentrazione e di focalizzazione sul famoso trittico iniziale, Bologna-Torino-Roma, dovranno essere ben spesi e a mia sensazione saranno utili e produttivi. Non passiamo direttamente da Dubai a Salerno passando per il gelo di Eindhoven. Da Monza ad altre amichevoli milanelliane abbiamo invece il tempo e le occasioni giuste per la messa a terra di tutto quanto emerso nel primo mese dal Raduno amichevoli americane comprese. Sul mercato siamo stati chiari, abbiamo preso a titolo definitivo e senza puntini di sospensione i giocatori che volevamo. Lo spirito e la competenza, come dimostrato nella valorizzazione di tanti giocatori negli ultimi quattro anni, sono gli stessi anche in panchina e nello staff. Vogliamo far male ma vogliamo anche essere solidi. Non vogliamo fare propaganda e creare grancassa. Non vogliamo occupare le nostre ore di lavoro per creare lo sfondo politico. Vogliamo semplicemente giocare a pallone il meglio possibile e nella maniera più ragionevole possibile. Per dedicare ai nostri tifosi non dogmi e luoghi comuni triti e ritriti, ma calcio e innovazione, risultati e orgoglio. Non è semplice, assolutamente. Ma lo vogliamo fare, totalmente.