Donnarumma a spasso certifica il bluff di Raiola. Dopo Calhanoglu serve un sostituto di rango. Blindare Kessiè dev’essere la doppia priorità

Donnarumma a spasso certifica il bluff di Raiola. Dopo Calhanoglu serve un sostituto di rango. Blindare Kessiè dev’essere la doppia priorità MilanNews.it
giovedì 3 giugno 2021, 00:00Editoriale
di Franco Ordine

Il capitolo -di calciomercato- riferito a Gigio Donnarumma merita qualche doveroso approfondimento. Gli sviluppi più recenti certificano: 1) Raiola non aveva in mano nessuna offerta da 10-12 milioni netti e nelle telefonate con Maldini bluffava clamorosamente; 2) l’accordo pre-definito con la Juve non è mai esistito; 3) al momento Donnarumma ha ricevuto un sondaggio da Mourinho per la Roma (che ha un disperato bisogno di un signor portiere); 4) il suo agente, preoccupato dall’andamento delle trattative in epoca covid ha fatto sapere “urbi et orbi” che non è stato lui a trascinare l’assistito in un vicolo cieco ma lo stesso Donnarumma a voler uscire “dalla comfort zone” del Milan per non intestarsi il rischio di restare col giocatore fermo. L’ultima, sul conto dello stabiese, è ancora più divertente, raccontata dai social: Donnarumma finirebbe al PSG che però lo girerebbe in prestito a qualche altro club.

Se la conclusione della vicenda Donnarumma è stata salutata dal popolo milanista con un sospiro di sollievo perché ha coinciso con la liberazione dalla schiavitù di Raiola, ben altre aspettative sono ora legate alle prossime mosse di mercato firmate da Maldini e Massara. Anche sul conto di Calhanoglu, ci sarà un forte consenso sulla sua partenza a risarcimento zero a una condizione però che il suo sostituto abbia una cifra tecnica superiore a quella del turco che dal giorno del suo arrivo, tre anni prima, ha fin qui giocato 4-5 mesi all’altezza del Milan. Pochi per meritare uno stipendio da 6-7 milioni pretesi dal suo agente. Allora se il futuro si declina con De Paul o con qualche altro profilo di identico valore tecnico, la valutazione dell’operazione diventerà positiva.

Elliott non può e non deve dormire sugli allori. Se pensa che il bonus conquistato nell’affare Donnarumma gli valga come lascia-passare per tutto il prossimo calcio-mercato, si sbaglia di grosso. Vanno benissimo le ricerche di un calcio sostenibile ma il ritorno in Champions dev’essere onorato da scelte e investimenti all’altezza della nuova sfida. Si può capire Giroud come vice Ibra perché spendere 60 milioni per Vlahovic è da fuori di testa ma sul dopo Calhanoglu e sul potenziamento del ruolo di attaccante di destra (con Saelemaekers come alternativa) non si possono fare calcoli al ribasso. Così come per il rinnovo di Kessiè che a casa Milan tutti danno per scontato e per il potenziamento di quel settore visto che a gennaio 2022 Kessiè e Bennacer partiranno per la coppa d’Africa.

Su Tonali c’è una insoddisfazione di fondo riferita al suo inserimento nel Milan molto più lento e tormentato del previsto e al riscatto oneroso da versare nelle casse del Brescia. I giovani-recita un vecchio adagio calcistico- vanno aspettati! Perciò a questo punto o Cellino concorda una diversa modalità trasformando il riscatto completo in pagamento a rate (tipo Morata con l’Atletico Madrid) oppure c’è il rischio concreto che Tonali rientri davvero al Brescia per fine prestito.