Lettera al sindaco Sala: Faccia Milano! I conti positivi? Quelli (pochi) ai procuratori. Attenti alle lodi improvvise e alla sosta

Lettera al sindaco Sala: Faccia Milano! I conti positivi? Quelli (pochi) ai procuratori. Attenti alle lodi improvvise e alla sosta  MilanNews.it
giovedì 31 marzo 2022, 00:00Editoriale
di Franco Ordine

Lettera aperta al sindaco Beppe Sala

“caro Sindaco,

adesso che l’ultima bufera mediatica sulla questione stadio di Milano si è placata, vorrei affrontare con lei il tema visto e giudicato dalla parte di un comune cittadino che per mestiere fa il giornalista sportivo. So di vivere in un paese ingessato dalla burocrazia, dai comitati di quartieri, da quella parte che si auto-definisce ambientalista pronta a bloccare qualsiasi iniziativa ma so anche -perché da oltre 40 anni vivo con soddisfazione a Milano- che questa metropoli è abituata nella sua memorabile storia allo scatto di reni di cui c’è bisogno in questi giorni bui e tetri. Comprendo quindi i problemi legati alla sua maggioranza ma in alcuni momenti della vita amministrativa un bravo sindaco si distingue perché, credendo fermamente in un progetto, ha il coraggio di sfidare gli azzeccagarbugli e i dibattiti infiniti, realizzando scelte produttive. Milano ha bisogno dello stadio per tre motivi elementari: 1) perché rilancerebbe il quartiere come è già accaduto con l’isola; 2) perché consentirebbe a Inter e Milan di tornare nel circuito calcistico europeo con maggiori opportunità e un ritorno economico per la città indiscutibile; 3) perché negare a Milano un finanziamento privato da 1,2 miliardi sarebbe assurdo e ingiustificabile. Perciò -e chiudo qui- è venuto il momento di parlare meno e fare alla svelta, secondo lo stile antico di Milano.

Con stima Franco Ordine”.

Conti migliorati- So che l’argomento risulta poco gradito ai lettori di fede milanista e particolarmente “acido” a quegli degli altri club ma di questi tempi magrissimi per il calcio italiano, ignorarlo significa chiudere gli occhi mentre si viaggia alla guida di un’auto lanciata in un percorso pieno di curve. Il Milan ha per la prima volta conseguito un risultato positivo nella sua semestrale con grande soddisfazione del suo cda. A far pendere la bilancia dal lato giusto l’aumento dei ricavi (+40%) che mi sembra il dato più rilevante oltre alla plus valenza per la cessione della sede (meno perché provvisorio). Ma c’è un altro dato che deve essere segnalato: il Milan è quarto nella classifica dei club che hanno speso in commissioni agli agenti (12,567 milioni) dietro Juve (quasi 29 milioni), Inter (27,5 milioni) e Roma (quasi 26 milioni). Il distacco netto (spesi milioni meno della metà) da conto della gestione dell’area tecnica. E chissenefrega se certi agenti golosoni non frequentano più casa Milan. Senza di loro, è sempre possibile fare calcio: Pioli e Maldini lo hanno dimostrato!

Aprile, pochissimo dormire- Se marzo è diventato il mese di Pioli, aprile sarà il mese decisivo per il finale di campionato. Ho letto e preso nota, durante la sosta per la nazionale, di molti addetti ai lavori che hanno cambiato idee e pronostico sul conto dello scudetto passando prima da duello Inter-Juve, poi a Napoli-Inter, quindi solo Inter e adesso Milan-Napoli-Inter con prevalenza dei rossoneri. Questo clima da zucchero filato, unito alle distrazioni da sosta, possono giocare brutti scherzi a Pioli e al suo gruppo. È il caso, da oggi in avanti, che il tecnico e lo stesso Paolo Maldini, montino una guardia quotidiana a Milanello per evitare cadute di tensione e di attenzione soprattutto. Ad aprile si decide molto dello sprint tricolore, compresa la finale di coppa Italia. Nelle prossime tre gare Bologna-Torino-Genoa c’è la possibilità, rispetto alla concorrenza, di allungare il passo.

Arbitri e sospetti- Ho letto sui social di critiche sulla designazione non tanto dell’arbitro Marinelli (è la prima volta per lui il Milan quest’anno) ma del varista Di Paolo, protagonista di qualche precedente scomodo. Sarà meglio non lasciarsi “avvelenare” da questi sospetti preventivi che appartengono ad altre tifoserie (Bonolis docet).