Milan tra novizi e lupi di mare. Elliott, errori e marce indietro. Pioli, forse non ve ne siete accorti. Ibra e Kessie tornano lo stesso giorno: forse non è un caso

Milan tra novizi e lupi di mare. Elliott, errori e marce indietro. Pioli, forse non ve ne siete accorti. Ibra e Kessie tornano lo stesso giorno: forse non è un casoMilanNews.it
venerdì 10 settembre 2021, 00:00Editoriale
di Luca Serafini

Non è solo giovane, tra i più giovani d'Europa, per età media della sua rosa, il Milan. E' giovane il Fondo Elliott nel calcio, dove è sbarcato solo 3 anni fa in prima linea, 4 nelle retrovie. E' giovane il dirigente Paolo Maldini, accompagnato prima da Leonardo, poi da Boban, poi da solo. E' giovane parte della tifoseria, che non ha vinto, ha solo patito e su larga scala manifesta la sua insofferenza in modi sovente poco urbani. Sono loro, i lupi di mare, quelli che saprebbero come vendere, chi e come comprare, come far giocare la squadra. 

Ogni volta che mi capita di scrivere o parlare dl Milan, giusto quelle 20 volte al giorno..., non riesco proprio ad evitare di soffermarmi al processo di ricostruzione e risalita in cui tutte queste componenti sono impegnate e dovrebbero esserlo insieme, alleate, anche critiche e autocritiche perché assolutamente tutto contribuisce alla crescita. Il Fondo Elliott ha commesso errori in questi anni: volevano una squadra di soli giovani, hanno aperto invece a Ibra, Kjaer, Giroud, Florenzi, persino Messias; volevano Rangnick, hanno preferito Pioli; volevano la SuperLeague - che prima o poi si farà - ma alle condizioni di quel "golpe" di 5 mesi fa non si poteva davvero fare; hanno sparato alto con i biglietti per le partite a San Siro, poi una brusca retromarcia con ribassamenti concreti. Brutte figure? Sì, certo, se ne fanno. Forse ce ne saranno altre. Prenderne atto e correggere mi è sempre parsa una coraggiosa e intelligente via di mezzo, non solo per quanto riguarda Elliott: quante persone o entità conoscete che ammettono un errore e (magari anche goffamente) provano a rimediare? Di quelle che conosco, non molte, ho imparato a fidarmi.

Come di Pioli, il quale rientra nella categoria lupi di mare. Il suo lavoro in questi 2 anni è profondamente diverso da quello che racconta il suo palmares, nella mentalità, nei modi e nei risultati. Ha costruito un gruppo, una squadra, responsabilizzandola al dettaglio, dandole un gioco e un'anima. Non solo: dandole anche più di un volto. Forse non ve ne siete accorti, non ve ne accorgete, ma il Milan cambia modulo e sistema spesso nel corso dei 90' e prima o poi accadrà anche nella formazione iniziale. E' il modo migliore (anche se rischioso) per affrontare assenze, carenze, difficoltà, per ovviare alle necessità. La sua ostinazione nel lavoro mi ricorda ora i grandi del passato, anche se il traguardo è lontano in questo cammino iniziato in sostanza soltanto il 23 maggio scorso a Bergamo.

Il primo eclatante caso Covid della serie A ha riguardato Giroud. Confido nella serietà e nella responsabilità di tutti nell'affrontare e vincere la situazione drammatica che stiamo vivendo sul pianeta da un anno e mezzo: ho perso un caro cugino di 57 anni pochi giorni fa in una tragedia di leggerezza. Non un Novax, semplicemente un ritardatario... Ha pagato il prezzo più alto e oggi siamo in tanti a soffrirne in modo insopportabile. Il prezzo di Pioli (e spero naturalmente quello del centravanti francese) è assai più lieve e porta al ritorno in campo di Ibra. Guarda caso nello stesso giorno di Kessie. Due differenti storie d'amore, una tangibile e l'altra per il momento solo a parole, ma Franck ha ancora tempo e modo per mantenere la sua promessa. Che nessuno ha trattato e che nessuno gli ha estorto: una promessa spontanea, dunque un impegno. Stiamo aspettando.