Pioli e il rispetto Dybala? No, Kessie... Rientra Allegri, esce Adani

Pioli e il rispetto  Dybala? No, Kessie...  Rientra Allegri, esce AdaniMilanNews.it
sabato 10 luglio 2021, 00:00Editoriale
di Mauro Suma

Chi sarà il nuovo capitano del Milan...è stato chiesto a Stefano Pioli il giorno del Raduno. Come chi sarà? Ma è Alessio Romagnoli. Boom. Il mondo esterno lo aveva già dato per bollito, superato e dimenticato il difensore centrale del Milan e della Nazionale (fino a prova contraria ha l'età per rientrare nel giro e anche alla grande), ma la prima cosa per l'allenatore del Milan è il rispetto. E' così che Pioli ha creato il gruppo, sulla base del rispetto. Il gruppo non è mica qualcosa di astratto, sapete. E' quella cosa che se ti dicono che dopo Milan-Atalanta 0-3 "beh in fondo è questo il Milan..." poi al ritorno vinci tu e vai in Champions, il gruppo è quella cosa che se ti dicono che con Ibra a Sanremo tu scoppi poi invece fai 7 punti in una settimana e vinci a Roma e Verona. il gruppo è quella cosa che se ti dicono che il tuo destino a Torino è segnato tu invece poi vai e vinci sul campo della Juventus. Ed è sempre grazie al gruppo e nel nome del gruppo che il Milan ha retto l'onda tsunamica della pressione di tutta la scorsa stagione. Pensateci, le voci quotidiane sul futuro di Gigio e Calha avrebbe destabilizzato chiunque. Non il Milan. Avrebbero disgregato qualsiasi spogliatoio. Non quello del Milan. Avrebbero deconcentrato e distratto qualsiasi gruppo di lavoro. Non il Milan. E' l'impasto che è speciale. Non è tecnica, non è tattica, non è gomma da masticare. E' il gruppo. Vero, dinamico, trasparente, sincero. Il gruppo in cui era titolare Calabria, poi lo è diventato Conti, e quindi ancora Calabria. Il gruppo in cui era titolare Castillejo, e poi Saelemaekers. In cui lo era Romagnoli e poi Tomori. Ma nessuno vieta e nessuno preclude al capitano, a Samu e a chiunque altro di risalire la corrente e di rimontare posizioni. Il mare delle scelte di Stefano Pioli è aperto, non chiuso. A garanzia del gruppo, l'unico vero grande titolare del Milan.

Ho saputo in settimana che anche Dybala è a scadenza del 2022. Scusate, non lo sapevo. Non avevo sentito e letto, ma il problema è che sono io ad essere distratto. Chiedo venia. Avevo capito che l'unico al mondo ad avere il contratto in scadenza fra 11 mesi fosse Kessie. Eppure si parla solo di Franck e mai e poi mai di Paulo, e non c'è nemmeno l'alibi che l'attivismo di mercato del suo club abbia "coperto" il tema contrattuale di Dybala. Perchè qui se c'è un club che ha preso Maignan, che ha riscattato Tomori, che ha riscattato Tonali, che ha rinnovato Calabria (alla faccia della de-patrimonializzazione del club) e che sta chiudendo, mi auguro anche se sul tema ero stato molto pessimista nelle scorse settimane, Giroud, quello è il Milan. E visto che molte delle moltissime cose che deve fare il Milan le ha già fatte, è possibile per qualche ora parlare di chi non ha acquistato e non ha rinnovato a tutto il 10 luglio dell'anno di grazia 2021, lasciando in pace il Milan e Kessie? No? Impossibile? 

C'è una cosa che, da lontano, da naif, mi ha lasciato perplesso del post di Daniele Adani. Il responsabile della linea editoriale di Sky gli ha precisato che era una "scelta sua". Perchè, di chi doveva essere? No? A parte il responsabile della linea editoriale non citato per nome e per cognome, cosa che rimanda un po' al celeberrimo Penombra di Paolo Bonolis, la coincidenza è curiosa. E di coincidenza scrivo e parlo, senza alludere mancherebbe altro ad alcunche.  Ma se nel maggio 2019 litigano in tv Allegri e Adani e in quel momento esce Allegri, ora che rientra Allegri esce Adani. Ma non c'era proprio modo che potessero esserci entrambi? Fermo restando che Adani può tranquillamente accasarsi nelle molte altre sigle televisive che si stanno rafforzando, i dubbi restano. Nel senso che è vero che Adani è un prodotto fortemente caratterizzato e da prendere (lo dico affettuosamente e da estimatore) a dosi non gigantesche, ma se sei in un momento di difficoltà è proprio e chi ti crea identità che devi rimanere aggrappato. Conosco troppo bene Massimiliano Allegri per pensare ad umori e manovre: Max è limpido, sereno, ha le sue idee, ma non danneggerebbe il prossimo nemmeno sotto tortura. E allora? Solo una cosa, ma che peccato...