Piu’ nervoso il Milan o quelli che inseguono? Aspetto la mossa geniale di Pioli. Un giocatore del Milan da fischiare? Mai!

Piu’ nervoso il Milan o quelli che inseguono? Aspetto la mossa geniale di Pioli. Un giocatore del Milan da fischiare? Mai!MilanNews.it
mercoledì 6 aprile 2022, 00:00Editoriale
di Carlo Pellegatti

Non imparo mai! Forse perché, come dice il poeta, l’illusione è dolce di sua natura, ma mi ero immaginato il weekend con esiti rossoneri ben differenti. Visti gli impegni complicati di Napoli e Inter, e la partita casalinga del Milan avevo sperato di avvantaggiarmi di qualche punto sulle rivali dirette. Niente di quanto prefigurato è successo, anzi ora il Napoli è lì, con il fiato sul collo milanista. Agitarsi ora non serve, perché l’agitazione è il peggior nemico della concentrazione. Di concentrazione e di calma, comunque, Pioli ne ha fatto sempre buon uso.

Il tecnico milanista però ora deve risolvere il problema del gol. Attenzione! Non migliorare la manovra offensiva, perché la squadra arriva spesso alla conclusione ma proprio la finalizzazione. Tante le palle vaganti in area, tanti i cross rasoterra dalle fasce, ma manca un Pippo Inzaghi che, con le sue intuizioni, con il suo fiuto del gol, le chiuda in rete. A dire il vero, è presente in rosa un giocatore dalle caratteristiche dell’indimenticabile “Alta Tensione”. Si chiama Ante “Sacro Fuoco” Rebic. Il suo stato di forma psicofisica è in crescita, l’abitudine alle sfide decisive è confermata dalla sua carriera di giocatore sempre ad alti livelli. Le pochissime reti nelle recenti giornate di campionato sono figlie anche della scarsa incisività mostrata proprio da Leao, Diaz e Messias.

L’allenatore rossonero, che non ama le rivoluzioni ma ha già mostrato coraggio nel passato, deve cambiare! La soluzione più facile e già collaudata appare quella di Kessie sulla trequarti. Può sembrare troppo conservativa ma non dimentichiamo che, al suo debutto nel ruolo, ha segnato una doppietta a Empoli. Apro tre parentesi, una rotonda, una quadra e una graffa, sul centrocampista ivoriano. Anche ieri una salva di fischi quando Germano Lanzoni ha urlato il nome di Kessie. Chi vuole bene al Milan, al nostro Milan che sta lottando, sputando sangue, masticando filo spinato per regalarci un sogno, non deve fischiare alcun “vecchio cuore rossonero”. Mi hanno detto che il giocatore africano abbia vissuto male la seduta di riscaldamento, a causa proprio dei fischi, ma poi, da grande campione è stato autorevole e incisivo quando è entrato in campo.

Sarà stato un caso ma, appena messo piede sul verde di San Siro, la squadra ha sfiorato in più occasioni la rete del vantaggio. Deve giocare sempre, deve essere lui il titolare fino alla fine del campionato, o a centrocampo, dove anche Tonali migliora con lui le sue prestazioni o come numero dieci. Come alternativa a Franck, una scelta suggestiva potrebbe essere quella di Junior Messias, che in questo ruolo potrebbe esaltare le sue qualità sia come ispiratore delle punte che come finalizzatore dal limite dell’area, evitando così ripiegamenti a centrocampo che possono privarlo del suo spunto vincente.

Mi sembra di capire che Stefano Pioli non sia molto caldo sul tema ma, essendo come detto un allenatore curioso, potrebbe regalarci una mossa imprevedibile come quella geniale, un anno fa, con Diaz al fianco di Calhanoglu. Comunque, il mio umore intanto sta cambiando. Dopo la delusione del risultato di lunedì sera sono già molto concentrato sulla partita di domenica, che i rossoneri affrontano ancora primi in classifica. La testa non dà la felicità, ma rende meno nervosi. Dunque più agitato il Milan, splendida e meritata capolista, o quelli che inseguono?