Plusvalenze: allora avevamo ragione sulla politica Milan. Dubai: possibile un annuncio. Rinnovo Bennacer: il procuratore è un mezzo, decide Isma

Plusvalenze: allora avevamo ragione sulla politica Milan. Dubai: possibile un annuncio. Rinnovo Bennacer: il procuratore è un mezzo, decide IsmaMilanNews.it
martedì 6 dicembre 2022, 12:30Editoriale
di Pietro Mazzara

L’inchiesta della Procura di Torino sui bilanci della Juventus e sull’utilizzo artificiale dell’istituto della plusvalenza mi ha fatto venire in mente quattro nomi: Manuel Locatelli, Patrick Cutrone, Suso e Jens-Petter Hauge. Cos’hanno in comune questi quattro giocatori oltre al fatto di aver militato nel Milan? Sono le quattro plusvalenze reali, con passaggio di denaro vero, e principali che il club rossonero ha realizzato sotto la gestione Elliott. Una gestione che non ha mai fatto affidamento sulle plusvalenze a specchio, basando il risanamento aziendale dei conti del club su una strategia completamente diversa rispetto a quelle abitudinarie nel sistema calcio italiano. Locatelli, Cutrone, Suso e Hauge hanno portato soldi in cassa e con i loro segni “più” hanno consentito di operare in un certo modo. Basti pensare che la cessione di Cutrone al Wolverhampton per 18 milioni nell’estate del 2019 permise, in quell’esercizio di bilancio, di coprire il primo anno di ammortamento dei cartellini di Theo Hernandez, Leao, Bennacer, Krunic e degli altri acquisti fatti nel corso di quell’estate. Ma allora, il tanto vituperato “modello Milan”, che reinveste nella prima squadra ciò che gli è consentito dai propri conti, non è così malvagio. Lo avevamo scritto il giorno dopo lo scudetto più bello di sempre, che questo sistema – fatto anche di addii dolorosi dal punto di vista economico – era stato uno schiaffo al movimento calcio italiano. Venimmo presi per pazzi e leccaculo, probabilmente avevamo ragione alla luce dei conti delle altre società.

La linea di sviluppo del Milan verso una grandeur ancora più scintillante, da oggi, vivrà di un nuovo pilota. Giorgio Furlani inizierà il suo mandato da amministratore delegato, succedendo a Ivan Gazidis, con il compito di portare il club allo step superiore. La linea di continuità, nella gestione economico-finanziaria, scelta da Cardinale è quanto di più logico di possa essere. RedBird, infatti, è già al lavoro per aumentare i ricavi e i movimenti fatti dal club nei primi mesi sotto la nuova gestione vanno in quella direzione. È probabile che nel corso della tournée a Dubai, venga annunciato il rinnovo del contratto con Emirates, che implementerà ulteriormente il valore commerciale della maglia rossonera che dal 1° gennaio potrà contare sui 30 milioni fissi all’anno da parte di Puma. Con Emirates che ne porterà tra i 30 e i 35, si sale a minimo 60 ai quali si aggiungono Wefox e Bitmex per un valore indicativo sui 70 milioni annui.

Gli sguardi sono rivolti a ciò che accadrà con Ismael Bennacer e il suo rinnovo. Ribadisco il mio pensiero esposto su Twitter qualche giorno fa: il passaggio a Enzo Raiola, ai fini della volontà del calciatore, è del tutto irrilevante perché l’agente fa ciò che vuole il suo assistito. Kalulu ha cambiato procuratori e ha rinnovato. Se Bennacer, che da sempre sente di valere tanto quanto Theo Hernandez a livello economico, voleva quei soldi con Moussa Sissoko (che voleva portarlo via), li chiederà anche con Enzo Raiola come procuratore.