Prestazione inaccettabile. Milan indifendibile. Così si finisce in Europa League

Prestazione inaccettabile. Milan indifendibile. Così si finisce in Europa LeagueMilanNews.it
domenica 19 marzo 2023, 00:00Editoriale
di Andrea Longoni

Altra prova in campionato a dir poco imbarazzante se ti chiami Milan, se sei Campione d'Italia e ambisci ad arrivare nelle prime quattro.
Altra partita che lascia senza parole per la pochezza di voglia, spirito e personalità.
Altra prova che questa squadra approcci diversamente le due competizioni: peccato mortale, mentalità da provinciale. Non va per niente bene. Appena un punto conquistato nelle ultime 3 gare, quando di fronte c'erano Fiorentina, Salernitana e Udinese: punti preziosi lasciati per strada, proprio quando era il momento di mettere fieno in cascina e approfittare del calendario più complicato delle rivali. E la prossima sarà contro il Napoli, dopo una sosta, a questo punto, lunga e con l'umore sotto ai tacchetti.
Nel 2023 il bilancio, impietoso, è di appena 5 vittorie, 4 pareggi e ben 7 sconfitte, con 15 gol fatti e addirittura 25 subiti.
Il Milan oggi ha l'undicesima difesa del campionato con 36 reti incassate: un anno fa furono 31 a campionato concluso.
Per non parlare poi delle difficoltà là davanti, a segnare: ieri su rigore, mentre nell'ultimo periodo raramente si riesce a realizzare più di un gol a partita. Si fa fatica a salvare qualcosa. Così non si va da nessuna parte: così l'anno prossimo si gioca l'Europa League il giovedì e la Champions la si vede seduti in poltrona alla tv.
Solo una squadra immatura può scendere in campo con attenzione diversa a seconda della competizione: questo è un limite di chi scende in campo e di chi non riesce a motivarli a dovere.

Non si può non trovare stimoli nella corsa a un posto per la prossima Champions, non si può non trovarli anche se vieni da uno scudetto vinto.
A questo punto tutto torna terribilmente in discussione, a partire da una difesa a 3 che non sta più dando benefici, oltre a un atteggiamento tattico che penalizza troppo il gioco. Forse è il caso di tornare alle vecchie conoscenze, al 4-2-3-1. Forse, la certezza purtroppo non ce l'abbiamo. Anche perchè a monte è un problema di testa: se il mercoledì con la musichetta della Champions sei da 8 in pagella e il weekend con l'inno della Serie A sei da 5, il gap è tutto mentale. E questo è inaccettabile.