Un pareggio ricco di rimpianti. Cessione San Siro: chi ha paura di questa svolta?

Un pareggio ricco di rimpianti. Cessione San Siro: chi ha paura di questa svolta?MilanNews.it
Oggi alle 00:00Editoriale
di Pietro Mazzara

Che peccato, davvero che peccato. È una sensazione di rabbia e disappunto quella che pervade le vene di ogni milanista dopo lo 0-0 di Torino contro la Juventus. Il Milan, per quanto emerso, avrebbe meritato la vittoria e brucia forte il rigore fallito da Christian Pulisic che, tuttavia, fa scopa con l’occasione finale cestinata da Leao che non può e non deve sbagliare occasioni simili. Inutile sottolineare quanto sia stata pregevole la palla di Luka Modric perché è sul destro del 10 rossonero che si è consumata l’ultima palla decisiva della gara. Va detto, per onestà intellettuale, che se due settimane fa ci avessero detto che il Milan avrebbe incamerato quattro punti tra Napoli e Juventus, ci avremmo messo la firma. E allora, seppur con quel retrogusto amaro di chi poteva vincerla, è probabilmente giusto prendere lo 0-0 dello Stadium con un discreto ok e pensare che sia un finale che ti dovrà far vincere contro la Fiorentina alla ripresa del campionato.

Però che peccato… il rigore di Pulisic pesa tantissimo nella valutazione complessiva della gara, perché da uno come lui non te lo aspetti un errore simile. Allegri, dopo l’errore, ha parlottato con la panchina e secondo quanto ricostruito dal bordocampista di Dazn ha detto alla panchina: “Glielo avevo detto di non tirare di piatto”. Ma quando hai Modric in campo, perché non li tira lui anche i rigori? Domanda eh, senza polemiche.

Sulla questione San Siro c’è una domanda che tormenta la mia mente: chi ha paura della cessione dello stadio a Milan e Inter? Perché si tirano fuori tesi fantasiose per denigrare questa scelta epocale per le due squadre di Milano? San Siro, ad oggi, è uno stadio vetusto, che danni è vittima della sua struttura non più idonea, specie al terzo anello dove le vibrazioni hanno privato i due club di almeno 5000 posti. Parlare di “sacchi” o atti scriteriati vuol dire non guardare nel futuro, dove la città e i club hanno bisogno di una nuova casa. Sui gradoni di San Siro, chi scrive, ci ha vissuto pagine di vita personale, notti di Champions League iconiche, scudetti vinti e tante partite quando eravamo pochi intimi presenti. Se è stato tirato giù Wembley, se è stato tirato giù Highbury, se il Bayern Monaco ha lasciato l’Olympiastadion per l’Allianz e così via, perché Milano deve rimanere vincolata a una struttura non più migliorabile?

Sul tema, bisogna essere meno ipocriti e populisti e più oggettivi. Ah, a San Donato, come vi abbiamo raccontato su queste colonne mesi fa, il Milan costruirà il nuovo Vismara. Con buona pace di tutti.