Abate: "Il Milan ha ampi margini di miglioramento. La Champions è meritata"

Abate: "Il Milan ha ampi margini di miglioramento. La Champions è meritata"MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 27 maggio 2021, 17:48Le Interviste
di Antonio Tiziano Palmieri

Ignazio Abate, sul canale Twitch del Milan, ha parlato dei rossoneri rispondendo alle domande che gli sono state sottoposte. Ecco tutte le parole di Abate.

Su Paolo Maldini: “Tutti sappiamo Paolo che uomo è, e come ha detto lui, la svolta del ritorno in Champions League è stata la riconferma sua e di mister Stefano Pioli perché hanno dato continuità al progetto. Finalmente il Milan è tornato nel calcio che conta, ma come ha detto lo stesso Maldini, questo deve essere l’inizio di grandi successi”.

Sulla squadra: “Ci sono ampi margini di crescita e miglioramento perché sono tutti ragazzi giovani. Quando poi si arriva a 25 anni si è devi giocatori migliori. Ci auguriamo che i prossimi anni siano pieni di soddisfazioni”.

Su Zlatan Ibrahimovic: “Non è più il giocatore di 10 anni fa, però quello che ha dato al Milan a livello mentale, carismatico e di convinzione, non ha precedenti secondo me. Lui ha una grande dote che è l’umiltà. È tornato in punta di piedi, ma poi in campo si trasforma e non vuole mai perdere. In allenamento è sempre davanti al gruppo perché vuole dimostrare agli altri come si fa a raggiungere degli obiettivi. Se uno ha vinto tanti trofei come ha vinto lui, non ci sono segreti, bisogna andare a tremila allora tutti i giorni. Avere o non avere Ibrahimovic, fa la differenza perché sposta gli equilibri. Quando quest’anno il Milan ha giocato senza di lui per poche partite è riuscito a sopperire alla mancanza, ma nel ritorno quando è mancato di più, l’assenza si è sentita e come”.

Sull’esperienza: “A 20-22 anni ero molto più istintivo. Poi con il passare del tempo capisci molte cose e incidi nella partita anche con gli atteggiamenti. Questo fa parte dell’esperienza. Io prima delle partite avevo il mal di pancia, e quando lo avevo vuol dire che ero pronto per giocare la partita, ero teso al punto giusto. Il Milan ha fatto un anno e mezzo incredibile, come qualità del gioco e come unità di intenti, nonostante abbiano poca esperienza. Mi hanno emozionato tantissimo l’altra sera contro l’Atalanta”.

Su Davide Calabria: “Ha cambiato marcia a livello mentale. Già era un giocatore pronto e finito fin da subito, e dopo un periodo non brillantissimo, ha fatto il salto di qualità. Il tutto è partito con il ritorno di Ibrahimovic al Milan. La cosa particolare è che hanno fatto un grande girone di ritorno l’anno scorso e una grande andata quest’anno. Senza le vacanze di mezzo sarebbe stato scudetto”.

Su Rino Gattuso: “Meritava di andare in Champions League con il Napoli, mi dispiace però che non ci sia riuscito. Ha ricompattato il gruppo ed è arrivato vicino all’obiettivo”.

Su Theo Hernandez: “Mi ha impressionato molto. Se dovesse migliorare ancora sia in fase difensiva che offensiva, può realmente diventare il terzino più forte del mondo. L’ho visto anche giocare dal vivo ed è impressionante”.

Su Franck Kessie: “Kessie giocherebbe titolare in tutti i top club d’Europa, è una forza della natura. Fare 50 partite all’anno più la nazionale non è facile. Ma ripeto, la svolta è stata il ritorno di Ibrahimovic. Sono migliorati tutti, Kessie, Rebic, Calhanoglu, Saelemaekers ecc”.

Su cosa vuol dire far parte del Milan: “Io non ti saprei spiegare benissimo cos’è il Milan. Io ci sono nato e cresciuto, per me è una famiglia a cui ho dato anima e corpo. Sono legato ai giocatori della vecchia guardia, ed è sempre più importante lo stemma che si porta davanti che il nome sulle spalle. Questo per me è il Milan”.

Sulla partita contro l’Atalanta: “La squadra mentalmente era pronta e si vedeva già dai primi minuti. Stefano Pioli l’ha preparata bene facendo abbassare i 2 centrocampisti per dare protezione alla difesa. Il Milan ha meritato la qualificazione in Champions League perché per tutto l’anno è stato dentro nelle prime 4”.