Castillejo a Milan Tv: "Giampaolo mi ha lasciato un bel ricordo. Ibra fa paura"

Castillejo a Milan Tv: "Giampaolo mi ha lasciato un bel ricordo. Ibra fa paura"MilanNews.it
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mercoledì 22 gennaio 2020, 20:40Le Interviste
di Pietro Andrigo

Intervenuto ai microfoni di MilanTv Samu Castillejo, tra i giocatori più positivi nelle ultime partite, ha parlato del suo momento e di quello della squadra rossonera. Di seguito le domande e le risposte.

Le emozioni del 3-2 contro l'Udinese.

Abbiamo sofferto insieme, è stata una vittoria importante che ci ha portato fiducia. Abbiamo messo l'anima, abbiamo messo il cuore e alla fine abbiamo vinto la partita che era la cosa più importante.

Cosa è cambiato con il nuovo anno.

Abbiamo capito che per vincere le partite non basta scendere in campo e dire di vestire la maglia del Milan. Le partite devono essere giocate, alla fine siamo un gruppo giovane e abbiamo capito che dobbiamo correre l'uno per l'altro e dare una mano in più. Alla fine è questo quello che sta aiutando tanto.

Il tuo bilancio di questi due anni.

Il primo anno ho giocato tante partite ma ho giocato poco titolare e alla fine entrare 15 minuti non è facile per lasciare il segno. Anche quest'anno, all'inizio è stata dura perchè non giocavo ma sono sempre stato un ragazzo umile, ho lavorato a testa bassa e non mi sono mai lamentato. Alla fine le opportunità arrivano.

La standing ovation di San Siro.

In uno stadio così come San Siro, in cui sono venuto quando ero piccolo e si mette in piedi per applaudirmi penso che sia fantastico.

Il tuo rapporto con gli allenatori rossoneri.

Ho giocato abbastanza, poi sono entrato quasi in tutte le partite. Per me bellissimo rimane quello che mi ha detto Giampaolo, delle parole bellissime. Poi sono un ragazzo che lavora al di là di quello che posso sembrare con i miei capelli o i miei tatuaggi che magari danno una prima impressione sbagliata. Sono un ragazzo umile, mi piace lavorare e non mi piace tanto parlare. Con il lavoro poi arrivano sempre le opportunità.

Castillejo e la squadra.

Al di là del calcio, nella vita ho dei valori che mi hanno insegnato la mia famiglia. Penso più alla squadra che a me stesso, alla fine questo fa il gruppo e produce i risultati come stanno arrivando.

Il rapporto con Ibrahimovic.

Solo con la sua presenza fa paura. Da quando è arrivato si è alzato il livello delle partite e dei torelli. Poi quando qualcuno sbaglia, soprattuto quando qualcuno è fianco a lui, ti guarda come per dirti di svegliarti. Alla fine quello ti fa aumentare il livello di atteggiamento e di qualità.

Sugli europei con la Spagna.

Mi piace guardare giorno dopo giorno, anche perchè nel calcio le cose cambiano in fretta. Bisogna lavorare per la squadra e per me stesso e vedere se arriva l'opportunità.

Sul Brescia. 

Sono una squadra in difficoltà, sarà una partita difficile perchè hanno tanta voglia di riscattarsi. Noi però siamo in un buon momento e vogliamo continuare così.

Sull'importanza del gruppo.

Essere un gruppo, essere una famiglia è quello che ci fa raggiungere i nostri obiettivi. Se ognuno guarda sè stesso, il campionato andrà come l'andata e penso che in questo senso lo abbiamo capito.

Sui tifosi.

Sono stati meravigliosi e fantastici. Anche quando le cose non sono andate bene, ci sono sempre stati vicini e queste cose si vedono. Anche l'altro giorno, dopo aver subito il pareggio all'85' ci hanno dato fiducia e ci hanno aiutato a vincere con l'Udinese.