Kakà: "Con i tifosi è stato amore a prima vista. Il primo gol nel derby emozione unica. Su Ancelotti..."

Kakà: "Con i tifosi è stato amore a prima vista. Il primo gol nel derby emozione unica. Su Ancelotti..."MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
sabato 25 aprile 2020, 18:05Le Interviste
di Gianluigi Torre
fonte App Ufficiale Milan

Tramite un’intervista sull’app del Milan, Ricardo Kakà e Carlo Ancelotti hanno trattato veri argomenti sul loro passato rossonero. Queste le parole del brasiliano ex Milan: "Quando è iniziata la trattativa e c’era la possibilità di andare ero molto felice, soprattutto perché nel ruolo mio c’erano Rivaldo e Rui Costa e quando sono arrivato in questa squadra ho pensato ‘se c’è la possibilità di giocare, bene, se no c’è solo da imparare un sacco di cose. Il Milan vince la Coppa dei Campioni contro la Juve e nella mia testa stava arrivando l’idea che ero nella miglior squadra d’Europa, quindi un regalo perfetto per me".

Sull'esordio: “Per me è stata una sorpresa di come le cose sono successo in maniera veloce. Con questo esordio ad Ancona iniziano a parlare un po’ di più, iniziano tanti paragoni…”.

Sul gol al derby: “Il primo derby non lo capisci bene e del significato che ha per il Milan e per i milanisti. Mi ero messo sottopressione per il primo gol perché non avevo ancora segnato, quindi c’era un po di amarezza. Poi arriva questo cross di Gattuso di sinistro e arriva il mio gol di testa che non è mai stato il mio forte. L’emozione di fare un gol così è veramente speciale”.

Sul match contro l'Udinese: “Prima della partita ho parlato con il mister e con Galliani, e mi hanno detto che il Milan perde sempre la partita prima di Natale siccome tutti avevano la testa verso le vacanze. Questa sconfitta è stato molto importante per capire che il campionato era molto sensibile. Nella partita con l’Empoli è stata particolare, siccome entro e segno”.

Sull'emozione del primo gol: “Per me i gol erano bonus di una partita. A me piace di più fare gli assist. Penso che il gol al derby è stato molto pesante”.

Su quel Milan: “Quello che mi ha colpito di più è vedere questi giocatori che hanno vinto tutto, e la gioia di vincere ancora mi è piaciuto tanto. Nel festeggiamento si vedeva tanto la vittoria”.

Sul rapporto con i tifosi: “E' stata una cosa molto autentica e non pensata per avere questo affetto dei tifosi. E' quello che mi ha colpito di più e ci lega tantissimo. I tifosi mi hanno capito sempre dandomi una mano, e io sapevo che in alcuni momenti dovevo dare un aiuto ai miei tifosi. Posso dire che è stato amore a prima vista”.

Su Ancelotti:Tutte le volte che mi chiedono del mister, dico che è l’allenatore che mi ha fatto vincere di più nella mia carriera. La sua capacità di far si che un giocatore giochi nella sua miglior maniera è quello che mi piace di più nel mister, ma non parlo solo di me. Il mister è uno dei migliori con cui ho lavorato, per capire e avere questa sensibilità di parlare. Lui ha questa abilità di gestire le perosne; in un gruppo di 30 persone è riuscito ad avere un ambiente favorevole per 7 anni".

Sul coro dei tifosi: "Tutte le volte che ascolto il coro, mi vengononi brividi perché dietro questo coro ci sono tantissime emoziono".