MN - Borghi sul mercato estivo: "Non penso siano stati soldi buttati"

MN - Borghi sul mercato estivo: "Non penso siano stati soldi buttati"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
giovedì 7 novembre 2019, 17:00Le Interviste
di Manuel Del Vecchio

Stefano Borghi ha commentato così, ai microfoni di MilanNews.it, il mercato estivo dei rossoneri: "Il Milan per tutta la campagna acquisti ha speso più o meno quello che l’Inter ha investito per prendere il suo centravanti e la Juventus per prendere il suo stopper. I rossoneri ci hanno fatto tutto il mercato. Per cui, quando sento parlare di soldi buttati via, non sono molto allineato. Il Milan ha portato a casa un giocatore come Theo Hernandez, che fa la differenza nel suo ruolo. E fa il terzino sinistro, non il centravanti o il numero dieci. I rossoneri hanno preso anche Leao, che è indubbiamente l’unico giocatore della rosa ad avere prospettive da “craque” assoluto. Deve crescere e cambiare tante cose, ma il suo valore tecnico è il più alto dell’intera rosa. Ed è stato preso senza una spesa fuori dalle logiche. Poi ci sono cose che hanno funzionato meno.

Bennacer me l’aspettavo impiantato già da qualche tempo, però molti giocatori reduci dalla Coppa d’Africa hanno dei problemi. Ma il secondo tempo di Bennacer con la Lazio mi sembra promettente. Rebic non ha ancora dato nulla, ma credo che sia stata più una soluzione di ripiego da ultimo giorno: il Milan aveva strategia diverse. Che Duarte non fosse il giocatore in grado di sistemare tutta la difesa lo sapevamo tutti, ma anche il brasiliano è stato preso come alternativa. Io non vedo un mercato disastroso, vedo un avvio di campionato molto negativo per degli errori che sono stati fatti e che non mi aspettavo. È una squadra che deve crescere, ma ha delle figure attorno alle quali costruire una crescita. Credo che Paquetà sia un giocatore che, per un Milan che cambia passo, deve diventare centrale, perché è l’unico che ha certe giocate, certe visioni, certi colpi che possono sparigliare le carte. Però deve avere continuità, fiducia e dev’essere messo al centro della squadra. Ma anche lui deve aiutarsi da solo".