“A riveder le stelle”: la cavalcata del Milan descritta con il gol al Sassuolo

Un biennio difficile, fatto di tanti alti e bassi, ma con il finale migliore. Nella stagione passata il Milan ha faticato molto, con il picco in negativo rappresentato dalla disfatta di Bergamo dello scorso dicembre. Grazie al lavoro della società e di mister Pioli, il Diavolo si è rialzato, uscendo dall’Inferno e tornando a “riveder le stelle”, come fatto da Dante nella Divina Commedia. Il Milan nel 2020 ha fatto più punti di tutti in Italia, chiudendo l’anno “solare” (in tutti i sensi) al primo posto in classifica.
Ritorniamo a Milan-Sassuolo del 20 dicembre: 25 minuti sul cronometro, la rete di “Speedy Rafa dopo 6 secondi detta ancora gli equilibri. Il Sassuolo, dopo una palese difficoltà iniziale, sta prendendo terreno e attacca in cerca del pari. La retrovia rossonera regge. Tanto possesso neroverde, ma finalmente la squadra di Pioli riesce a recuperare il pallone.
QUALITA’ – Brahim Diaz, 21 anni
Raccoglie la sfera al limite dell’area un ragazzino spagnolo nato a Malaga da padre marocchino. E’ di proprietà del Real Madrid, visto che in estate Zidane ha fatto di tutto per non lasciarlo partire a titolo definitivo. Tuttavia è cresciuto nelle giovanili del City, che lo ha fatto diventare grande sotto gli occhi del connazionale Pep Guardiola, il quale in più occasioni ha elogiato questo ambidestro malagueno: il talento di certo non gli manca. E nemmeno la personalità: l’ex blanco, nonostante la zona di campo pericolosa, decide di rientrare sul destro mandando al bar il difensore avversario e lancia un compagno.
SPENSIERATEZZA – Theo Hernandez, 23 anni
Riceve il pallone un altro talento madridista dal doppio passaporto. Nato a Marsiglia, di spagnolo può vantare il bisnonno e il cognome, “Hernandez”. Il provenzano, canterano dell’Atletico passato nel 2017 al Real, è stato compagno di squadra di Brahim, dal quale raccoglie il passaggio e si invola sulla fascia. “Corri ragazzo corri”, Theo va che è una meraviglia. Partendo dalla sua area di rigore, supera Marlon, Lopez, Bourabia, il vento e i Pirenei, che separano le due nazioni a lui più care: inarrestabile. La sua facilità di corsa è incredibile, anche i paragoni diventano difficili. Reguilon, forse Davies del Bayern? No, la risposta migliore viene riferita da Luca Marchegiani a Sky Sport: “E’ la cosa più vicina a Bale quando giocava terzino al Tottenham”. Dubbio che nasce spontaneo: un giorno il nativo di Marsiglia potrà essere spostato più avanti? Ma il numero 19 non pensa ai paragoni, accelera ancora e arriva sul fondo, trovandosi a tu per tu con il portiere. Dopo una sgaloppata di 60 metri qualsiasi giocatore cercherebbe la gloria personale andando al tiro, ma il francese è lucido e serve un compagno meglio posizionato. Mentalità.
PER IL BENE DELLA SQUADRA – Sandro Tonali, 20 anni
Prima di descrivere il finale di quest’azione, è bene sottolineare il gesto di un altro rossonero. Si chiama Sandro Tonali, uno che milanista lo è in tutti i sensi, nato con la maglia del Diavolo addosso e con le prodezze dei suoi predecessori negli occhi. In estate ha coronato il sogno di allenarsi a Milanello e giocare a San Siro con la sua squadra del cuore, ma ancora non ha trovato la migliore condizione. Il suo compagno Theo si lancia sulla fascia, allungandosi il pallone nella metà campo avversaria, proprio nella posizione dell’ex Brescia. Tonali potrebbe raccogliere l’assist involontario del francese, involandosi in campo aperto per riscattare il difficile inizio di stagione. Ma si disinteressa del pallone, Theo è più veloce di lui e poi la posizione è dubbia (i replay confermeranno l’offside del lodigiano). Un piccolo gesto fondamentale, che tanti altri in cerca della gloria personale non avrebbero fatto.
FREDDEZZA – Alexis Saelemaekers, 21 anni
Theo è stremato, ma con intelligenza mette al centro dell’area uno cioccolatino. Una palla che va solo spinta dentro con la porta sguarnita, ma bisogna esserci. Leao, il vero centravanti, si è schiacciato però sulla linea di porta, e ad accogliere l’assist del 19 arriva l’altro esterno. Un’incognita per tutti, arrivato a gennaio dall’Anderlecht per appena 7 milioni, preso con l’etichetta di terzino. Il belga di Bruxelles capisce le intenzioni del compagno, si posiziona sul dischetto e di mancino insacca il suo secondo centro in Serie A. Un bacino alla telecamera e 2-0 per il Milan.
La magia di Brahim Diaz, la freschezza di Theo Hernandez e la lucidità di Tonali e Saelemaekers sono il simbolo di un gruppo giovane ma con le idee chiare. Una squadra che è in testa meritatamente, e pur procedendo con cautela non deve porsi limiti. Il nuovo anno è alle porte, e l’augurio del popolo rossonero è quello di vivere il 2021 sull’onda del precedente. E chissà che le stelline rossonere, considerate l’outsider di questo campionato, non possano chiudere la stagione davanti a tutti. Un traguardo importante e complicato da raggiungere, ma come dice Peter Pan “Solo chi sogna può volar”.
Giovanni Picchi
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 8/08 del 22/04/2008
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore editoriale e responsabile: Antonio Vitiello
© 2025 milannews.it - Tutti i diritti riservati

Sito non ufficiale, non autorizzato o connesso ad A.C. Milan