Alessandra Bocci racconta cosa le disse Allegri su Ronaldinho dopo la sua cessione

Il Milan si appresta ad affrontare un'altra estate di cambiamenti: con l'arrivo di Igli Tare in dirigenza e il ritorno di Massimiliano Allegri sulla panchina, il club rossonero cercherà di avviare un nuovo ciclo, tentativo che l'anno scorso, nel post Pioli, ha fatto fragorosamente cilecca. A parlare del tecnico del Diavolo è la collega giornalista Alessandra Bocci, firma della Gazzetta dello Sport e con tanti anni di esperienza al seguito del Milan, che è stata ospite sul canale YouTube di Carlo Pellegatti. Le sue dichiarazioni.
Riuscirà Allegri a gestire Leao? È l'ultima chance per Rafa?
"Io credo che Allegri ami i giocatori che hanno buona tecnica, non vedo perché non dovrebbe provare a riattivare quello che si è spento in Rafael Leao che è uno dei pochi che fa la differenza in Serie A ma che va un po' a corrente alternata. Ora, i talenti difficilmente hanno grande continuità: vorrei riferirmi ad Alcaraz (tennista, ndr), ci sono personalità che hanno up and down. Il principale scopo di Allegri è quello di fargli fare il click che ancora non ha fatto. Quando Ronaldinho se ne è andato, Allegri mi disse: 'se lui avesse avuto voglia di allenarsi anche due o tre volte alla settimana, avrebbe potuto giocare a 40 e passa anni perché era il più bravo di tutti'. Gli piace avere giocatori tecnici, Allegri è cresciuto calcisticamente con Galeone e non si può dire che non amasse il bel calcio".

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