Balotelli: "Sono milanista, ma amo l'Inter e la amo tantissimo tuttora"

Ospite d'eccezione oggi a 'Muschio Selvaggio', podcast a cura di Fedez e Luis Sal. Si tratta di Mario Balotelli, attaccante ora in forza al Sion ma con un passato importante anche con la maglia dell'Inter: "La famosa semifinale contro il Barcellona? Entro bene in partita, sbaglio 1-2 palle e San Siro fischia. Non l'ho presa bene, errore mio per la reazione e ci sono rimasto male quel giorno. Ho buttato la maglia per terra, non capivo il senso dei fischi per due o tre palle sbagliate. Materazzi mi insegue in spogliatoio e abbiamo litigato verbalmente. Per lui è stata una reazione da fratello grande, ma non mi ha picchiato. Sono milanista, ma devo la mia carriera all'Inter. L'ho amata e la amo tantissimo tuttora, mi ha lanciato e ha creduto in me, a Moratti devo tutto", ha ammesso.
La sua carriera è stata a dir poco burrascosa: "È sempre interessata la vita privata, o essere il primo africano a giocare per l'Italia, c'era grande interesse".
Due battute anche su José Mourinho: "Ho avuto un bel rapporto con lui, ma abbiamo due caratteri difficili da gestire. Abbiamo avuto scontri di idee. Partiamo da Appiano per giocare a Catania, appena usciti da Appiano ho un diverbio con Mou in pullman, ma non ricordo perché Ricordo solo che sono sceso dal pullman, ho preso la macchina e sono tornato a casa. L'Inter poi ha perso la partita 2-1. Ho fatto le cagate ma non mi sono mai nascosto, ci ho sempre messo la faccia".

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