Biasin: "Al Milan non bisogna chiedere la luna. Alcuni giocatori chiave dovrebbero risolvere la questione contratti"

Ma c’è chi rompe le balle anche al Milan, figuratevi. Anzi, a Pioli “che ha sbagliato la formazione con la Samp”. È vero, il Diavolo che andava come un treno ha perso un po’ di certezze e il tecnico pure. Noialtri, però, pensiamo semplicemente che quello rossonero sia un gruppo dal quale non si può e non si deve pretendere la luna: sono i più giovani del campionato, arrivano da anni di amarissime delusioni, dovessero anche solo piazzarsi al quarto posto avrebbero realizzato una piccola impresa. Chi pensa il contrario... pensa male.
Ecco, magari un paio di “giocatori chiave” dovrebbero dare un segnale e risolvere la questione contratti. Lo farà Ibra (l’annuncio del prolungamento doveva arrivare il giorno di Pasqua per motivi “divini”, ma si è scelto di rimandare), vedremo se lo seguiranno Calhanoglu e Donnarumma, dipendenti del Milan con in mano il loro destino. In un mondo ideale, i due, accetterebbero le sontuose proposte di rinnovo e ringrazierebbero pure, ma quello del calcio non è un mondo normale, soprattutto perché i grandi club -nonostante un fiume di lacrime e voragini a bilancio - non hanno ancora trovato il coraggio per sottoscrivere un patto del tipo “non fottiamoci tra noi i giocatori che vanno a scadenza”. È l’unico modo per evitare che i procuratori facciano il bello e cattivo tempo. Ora, per dire, si parla del passaggio dello stesso Calhanoglu alla Juve: chi scrive non ci crede, anche solo perché è stato proprio patron Agnelli a portare avanti il motto del “siamo tutti nella melma, vediamo di non fregarci l’un l’altro”.

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