Biasin: "Milan, senza attacco non si va lontano. Serve 'quel' nome"

Biasin: "Milan, senza attacco non si va lontano. Serve 'quel' nome"
martedì 12 novembre 2019, 18:13News
di Enrico Ferrazzi
fonte di Fabrizio Biasin per TMW

Chi ha tanti problemi è il Milan. Il dato di fatto è che anche quando riesce a metterli da parte (davvero una buona partita a Torino), rimane ancorato al principale guaio di questo inizio stagione: il digiuno offensivo. Il Diavolo ha segnato meno di un gol a partita (11 in 12) e si ritrova a rimpiangere Cutrone e la sua cattiveria. Sarà vittima della solita maledizione del 9 o solo di un gioco che fa fatica a innescarlo, ma Piatek è l'ombra del giocatore che l'anno scorso insaccava qualunque mattone gli venisse lanciato in area (ricordate la rete all'Atalanta?). Leao? Si è anche impegnato con i bianconeri, ma la sua zolla preferita è ben lontana dall'area di rigore. E se parti a 40 metri dalla porta, è difficile fare gol. Ai rossoneri serve un attaccante letale, feroce, di esperienza.

Insomma, serve Ibrahimovic. Che al momento - va detto -non è per niente vicino al club di via Aldo Rossi. Certo, la decidione sarebbe "improvvisata" ma in questo caso forse andrebbe forzata la mano anche a costo di strapagare lo svedese, anche a costo di stravolgere la politica di Elliott, anche a costo di dover fare una telefonata... ai vecchi amici. E comunque no, la società non sembra intenzionata ad azzardare il colpo, nel caso dovrà essere brava a trovare qualcuno che abbia nei piedi i gol necessari per non trasformare la stagione in un supplizio. Pescare bene non sarà affatto semplice.