Cafu: "Allegri ha l'esperienza che serve per questo Milan che deve risalire"

In occasione della "Milano Football Week", l'ex terzino di Milan Cafu è stato intervistato dai taccuini de La Gazzetta dello Sport per parlare ovviamente del nuovo corso rossonero targato Massimiliano Allegri.
Cafu, il Milan riparte con Allegri in panchina. Approva?
"In pieno. Ha l’esperienza che serve per questo Milan che deve risalire. Da tre anni non lottiamo per lo scudetto e c’è bisogno di una svolta. Gli faccio un grande in bocca al lupo".
Come biglietto da visita Max ha i sei scudetti vinti.
"È un plus per il gruppo, un allenatore che porta carica, convinzione e abitudine ad alzare trofei. Darà una spinta anche ai tifosi".
Quanto incide il tecnico nel calcio moderno?
"Molto, direi almeno il 30%, sempre che venga lasciato lavorare. Se invece cambi tre allenatori come successo con Pioli, Fonseca e Conceiçao, è dura che arrivino i risultati".
La prima mossa di Tare, dunque, è stata giusta.
"È un dirigente di esperienza e, se avrà carta bianca per fare il suo lavoro, darà una mano alla squadra a tornare in alto".
Peccato per la partenza di Reijnders.
"Quando i giocatori vogliono andare via, è dura trattenerli. Il City gioca la Champions, il Milan la prossima stagione no. Nella sua scelta ha pesato".
In compenso arriverà Modric?
"L’ ho visto qualche giorno fa, ma di come si vive a Milano non mi ha chiesto niente (ride, ndr). È un colpo... da Milan che in passato ha acquistato diversi giocatori esperti e che hanno il calcio nel sangue. Luka è un leader nato e un ex Pallone d’oro: fa girare il pallone come pochi al mondo e per lui l’età non conta. Forse non ci rendiamo conto, ma è arrivato l’ex capitano del Real Madrid, uno con una valigia piena di titoli".
Leao farà finalmente il salto di qualità?
"Rafa è fortissimo e solo lui sa dove può arrivare. È giusto che sia il punto di partenza per costruire un Milan di nuovo vincente. Allegri può migliorarlo e aiutarlo a essere più decisivo sotto porta e continuo durante la gara".
Resterà anche Maignan.
"È una scelta che condivido. Portieri forti come lui non ce ne sono molti".
Theo invece ha le valigie pronte.
"Mi spiace perché se ne va uno dei migliori terzini sinistri al mondo. Se rimanessero tutti i big, per puntare allo scudetto ci sarebbe bisogno solo di pochi rinforzi. Se vanno via i top invece bisognerà individuare i sostituti adatti per il gioco di Allegri".
Il Milan senza le coppe europee può puntare allo scudetto?
"Speriamo di sì. Anzi, ne sono convinto. Se arriveranno i giusti rinforzi sul mercato, è possibile. Potersi concentrare solo sul campionato è un vantaggio: il Napoli di Conte quest’anno lo ha dimostrato".
Serve un altro centravanti?
"Io prenderei Pedro del Flamengo. Ha superato un infortunio ed è pronto per l’Europa. In area di rigore non sbaglia mai".
Consigli al Diavolo un altro Cafu.
"Dodo ha fatto un grande campionato con la Fiorentina e in rossonero lo vedrei bene".
Il suo ex compagno Gattuso è il nuovo ct dell’Italia. Felice per lui?
"È il migliore che potevano prendere e merita questa panchina perché è bravo e lavora con passione. Alla squadra porta qualcosa di diverso dagli altri tecnici: ha grinta e ti spinge ad andare oltre i tuoi limiti. Se però qualcuno non lo sta a sentire, Rino si arrabbia di brutto: non guarda in faccia a nessuno. Gli auguro di portare l’Italia al Mondiale".

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