Caldara rivela: “Dopo l’infortunio al Milan mi sono chiuso in casa. Mi sentivo una merda perchè non riuscivo ad esprimermi”

Caldara rivela: “Dopo l’infortunio al Milan mi sono chiuso in casa. Mi sentivo una merda perchè non riuscivo ad esprimermi”MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
Ieri alle 22:20News
di Andrea La Manna

Durante l'ultima puntata del podcast Centrocampo, Mattia Caldara, ex difensore di Atalanta, Juve e Milan, è stato protagonsita di una lunga intervista nella quale ha raccontato tutta la sua carriera, dagli inizi fino al suo ritiro, parlando anche degli infortuni che ha subito nel corso della sua carriera. Vediamo le sue parole: 

"Era un momento complicato. Vuoi o non vuoi la cosa che mi hanno pagato 30 milioni, non avevo giocato, ero comunque fermo, sapevo che dovevo rimanere fermo altri 6 mesi, mi sentivo proprio male, mi sentivo una mer*a, perchè non riuscivo a esprimermi. Non potevo giocare, dicevo cavolo sono venuto qua apposta, c'è tanta aspettativa, non poter neanche a livello fisico dare qualcosa. Magari se non giocavo però negli allenamenti potevo dare qualcosa durante la settimana, preparare la partita, e poi non giocare, si ti girano le scatole però sapevi che puoi dare una mano e magari pensavi 'vabbè domenica prossima'. Li invece non c'era neanche domenica prossima, vuoi tutto quello che c'è stato prima, la presentazione con Higuain, è stata pesante come cosa. Li ho inizato a chiudermi in me stesso, facevo fatica a uscire, non andavo più in giro. Ho passato dei mesi chiusi in casa perchè non mi sentivo a posto con la coscienza"

In quel momento la società come si è comportata ? "Sulla società non posso dire niente, dai medici, dai dottori, dallo staff medico, non ti fanno mancare mai niente. Ti danno sempre il supporto, perchè anche per loro comunque sei un investimento e fanno di tutto per farti stare bene. Per quello che rosico ancora tutt'oggi sul fatto che non sono riuscito ad essere al massimo e dimostrare tutto il mio potenziale, perchè hanno creduto tanto in me