Codici Lombardia: “Dalla Liga spagnola arrivato un segnale. Ora anche l’Italia dica no a Milan–Como in Australia”

L’associazione dei consumatori Codici lancia un nuovo appello affinché la partita Milan–Como non venga disputata in Australia, ma rimanga in Italia. La decisione della Liga spagnola di non far giocare negli Stati Uniti la sfida tra Barcellona e Villarreal rappresenta, secondo Codici, un precedente importante e un segnale chiaro:
“Lo ribadiamo ancora: il calcio professionistico non può essere snaturato per esigenze commerciali che per di più danneggiano gli abbonati – osserva Davide Zanon, presidente di Codici Lombardia - Se la Spagna ha detto no a partite oltre oceano, anche l’Italia deve dimostrare rispetto per i propri tifosi e per la propria identità sportiva”.
Portare una gara di Serie A a migliaia di chilometri di distanza significherebbe ignorare i diritti dei tifosi — in particolare degli abbonati a San Siro — e sacrificare un legame autentico tra squadra e territorio.
“Siamo di fronte a una scelta che penalizzerebbe i consumatori-tifosi e indebolirebbe l’immagine del nostro calcio. Il tifo non è un accessorio del business, ma la sua anima – aggiunge Zanon – Tra l’altro, con una partita giocata in Australia rischiano di essere penalizzati anche gli abbonati alle Pay TV, non solo quelli dello stadio”.
Ma non solo. C’è anche un tema di immagine e opportunità per il Paese: proprio nei giorni in cui il mondo guarderà all’Italia e a Milano per le Olimpiadi invernali, sarebbe paradossale che il calcio italiano “fuggisse” altrove, rinunciando a una straordinaria occasione di visibilità per il Paese con due squadre amate che si ritrovano in un derby lombardo in Serie A dopo anni.
“Mentre l’Italia ospiterà le Olimpiadi, un evento planetario che porterà milioni di occhi sul nostro Paese, il calcio rischia di togliere una vetrina importante a Milano e all’Italia. Sarebbe un segnale contraddittorio e miope”, osserva ancora il presidente di Codici Lombardia.
Codici chiede dunque un ripensamento immediato della proposta e l’apertura di un tavolo di confronto tra Lega Serie A, club e associazioni dei consumatori, per tutelare i tifosi e garantire che il calcio resti patrimonio di tutti:
“Il calcio italiano ha bisogno di credibilità e di vicinanza alla sua gente, non di fughe all’estero. Rispettiamo i tifosi, valorizziamo l’Italia e teniamo il nostro gioco dove appartiene: nei nostri stadi, vicino alla passione che lo rende vivo”.
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