Colucci (FIFA): "Un calciatore non può rifiutare di allenarsi o di rientrare in Italia"

Il più grande interrogativo è capire se e quando ripartirà il campionato, ma ci sono anche altre questioni aperte. Fra queste, quella che riguarda i protocolli sanitari per la ripresa degli allenamenti. La questione viene esaminata - nell'intervista a Il Mattino - l'avvocato Michele Colucci, esperto di diritto sportivo e membro della commissione FIFA sulle controversie di club e tesserati (Dispute Resolution Chamber): "Un calciatore può rifiutarsi di riprendere la preparazione per timore di essere contagiato? No.
Un calciatore può esternare i propri timori ma non può rifiutarsi appunto in presenza di un protocollo sanitario che consente al dipendente - su un campo di calcio, in ufficio, in fabbrica - di lavorare in sicurezza. Se i colleghi di lavoro iniziano l'attività, seguendo il protocollo, il singolo può chiedere la verifica delle misure in atto ma non può rifiutarsi. Discorso che vale anche per chi, attualmente all'estero, non intenda rientrare".

Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 8/08 del 22/04/2008
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore editoriale e responsabile: Antonio Vitiello
© 2025 milannews.it - Tutti i diritti riservati

Sito non ufficiale, non autorizzato o connesso ad A.C. Milan