Dalot: "Lasciare il portogallo a 18/19 anni richiede ambizione, credevo e credo nel mio valore"

Diogo Dalot, intervistato da Men's Health Portogallo, ha parlato del suo passato, facendo anche il punto sul tema dell'alimentazione.
Sull'inizio della carriera: "Direi che lasciare il Portogallo a 18/19 anni richiede anche un po' di ambizione... Per scommettere sul proprio futuro. Ma sono partito con la convinzione che sarebbe andata bene, senza alcuna paura di quello che sarebbe potuto succedere. Soprattutto perché credevo, e credo ancora, nel mio valore. Ma, soprattutto, questa partenza mi ha portato più responsabilità. Il sogno di essere un giocatore di calcio ai massimi livelli e di avere successo nella mia carriera ha sempre avuto un peso maggiore, e penso che sia stato un bene aver fatto delle rinunce, con lo scopo di evolvere. Sono molto contento del passo e della decisione che ho preso in quel momento".
Sull'importanza dell'alimentazione: "La nutrizione è un argomento molto discusso oggi e ho deciso, soprattutto in questa stagione, di approfondirlo e di investirvi un po' più del mio tempo, testando il mio corpo in relazione ad essa. Penso che sia un modo essenziale di preparare non solo l'allenamento, ma anche le partite e un'intera stagione. Questa è la stagione in cui ho il follow-up più dettagliato e preciso per quanto riguarda la nutrizione, e conto sull’aiuto del nutrizionista Filipe Sousa. Curiosamente, proprio coincidentemente con questo maggiore impegno nell’alimentazione, questa è la prima stagione in cui non ho nessun tipo di infortunio o problema muscolare. Quindi credo davvero che la nutrizione abbia un ruolo importante".
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