De Zerbi: "Non sono tifoso del Milan, ma sono molto riconoscente per la mia vita rossonera"

Ospite del podcast di Alessandro Cattelan, Roberto De Zerbi, allenatore del Marsiglia, ha parlato anche del Milan e degli anni in cui ha giocato nelle giovanili rossonere. Ecco le sue parole: "A 14 anni sono andato via da casa e sono andato a vivere a Milanello. Non sono tifoso del Milan, ma sono molto riconoscente per la mia vita rossonera”.
Durante la chiacchierata, De Zerbi ha anche tirato una stoccata all'Inter per la sconfitta per 5-0 contro il PSG nella finale di Champions League: "L'Inter è una grande squadra e Inzaghi un grande allenatore e non ci stanno cinque gol di scarto. Il problema è che l'Italia del calcio non conosceva il Psg, ed è stata presuntuosa. Non sapevano che il calcio d'inizio lo facevano come la touche nel rugby, o che Dembélé rimane in agguato al limite dell'area, o che Doué è un talento del livello di Yamal, anche se non ancora così determinante. Che Vitinha forse oggi è il centrocampista più forte al mondo. Della qualità di Neves o delle origini di Pacho. In Italia poi non hanno scritto una riga del secondo posto del mio Marsiglia e si snobba la Ligue 1 che è un campionato difficile. Il Lilla era agli ottavi di Champions, il Brest è stato affossato solo dal Psg. Il Monaco ha perso con l'Inter ma con un'espulsione dopo pochi minuti e ha vinto con il Barcellona. Il calcio è difficile dappertutto. Basta vedere quello che è successo con la Norvegia".

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