Giampaolo, zero passi indietro: ecco come può essere il suo Milan

Giampaolo, zero passi indietro: ecco come può essere il suo MilanMilanNews.it
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sabato 31 agosto 2019, 08:15News
di Antonio Vitiello

La sconfitta contro l’Udinese alla prima di campionato era stata mal digerita a caldo dai rossoneri. Mister Giampaolo aveva dichiarato più volte di voler cambiare qualcosa in attacco, soprattutto a livello di concetti e movimenti, più che di schieramenti tattici. Un pensiero ripreso anche nella conferenza di ieri a Milanello in vista della sfida di questa sera contro il Brescia, la prima a San Siro: “Non è un problema di qualità dei giocatori ma mancanza di conoscenze collettive, serve tempo per assimilare. Non è questione di moduli e numeri, ma d’interpretazione”. Il punto focale resta sempre lo stesso, il tempo chiesto a gran voce dall’allenatore per seguire un processo di crescita regolare: “C’è da lavorare insieme. Sono partito in ritiro con 8 primavera, non con tutti i titolari. Un giocatore che arriva non può pensare di giocare il giorno dopo titolare nel Milan. Si deve mettere in fila e lavorare”.

E allora la squadra vista in campo a Udine sarà molto simile a quella che stasera affronterà le rondinelle, con qualche cambiamento. In difesa la linea con Donnarumma, Calabria, Musacchio, Romagnoli e Rodriguez. A centrocampo ballottaggio tra Borini e Kessie come mezzala destra, in regia il ritorno di Ismael Bennacer mentre a sinistra potrebbe giocare ancora Calhanoglu, con la possibile esclusione di Paquetà. Il brasiliano però potrebbe giocare da trequartista, mentre se dovesse accomodarsi in panchina sarà ancora Castillejo a partire dall’inizio, ma questa volta accanto a Suso e dietro l’unica punta. Piatek sarà il terminale offensivo di un albero di natale. “In linea generale c’è poco tempo, ma io il tempo me lo prendo comunque. Non salto nessuno step, non spreco nessun allenamento, ogni allenamento deve migliorarci. Più giocatori forti si hanno meglio è naturalmente, ma io vado avanti e lavoro. Posso cambiare posizione ad un giocatore ma non la filosofia e la metodologia. Il pensiero sul mio lavoro non lo cambio”, ha chiosato Marco Giampaolo, che andrà dritto per la sua strada.