Il protocollo svilisce il Var: ecco perchè non poteva intervenire su Tomori-Mount

Il fallo da rigore fischiato da Siebert che ha portato all'espulsione di Tomori, e ha di fatto chiuso i conti del match al 18° del primo tempo, rimane il principale argomento di discussione. Polemiche che inevitabilmente vanno a toccare anche il Var e il suo protocollo quantomeno discutibile che invece di andare incontro all'arbitro in occasioni come quella di ieri sera in cui l'errore di Siebert era chiaro a tutti, lo mette sotto una campana di vetro proteggendo la sua decisione grazie a cavilli come "l'intensità del contatto".
Infatti il Var, ieri presieduto dal tedesco Marco Fritz, non è potuto intervenire a far tornare il direttore di gara sui propri passi proprio per questo motivo: in questi casi di contatti e contrasti di gioco (e già questa dicitura dovrebbe far riflettere sul rigore fischiato), è l'arbitro di campo a decidere in base alla sua interpretazione e a come giudicato l'intensità del contatto, che evidentemente secondo il protocollo non può essere valutata al monitor.

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