L'AIA non ha gradito le parole di Lotito: gli arbitri chiedono più rispetto
"Mi sento di dire che quando il gioco assume questi connotati, servono altri organismi per fare determinate valutazioni. Manca l'affidabilità del sistema, quindi bisogna ricorrere a istituzioni terze che pongano fine a situazioni incresciose. Si deve vincere per merito, mentre oggi si è superato tutti i limiti possibili. Vengo io a parlare per evitare che le parole vengano strumentalizzate. La squadra si farà valere nelle sedi preposte. Il sistema dovrà dare risposte, con fatti e non con parole". Le parole di Claudio Lotito non hanno lasciato indifferenti i vertici arbitrali.
Come spiega Il Corriere della Sera, infatti, "Da tempo l’Aia chiede maggior rispetto da parte di calciatori, allenatori e dirigenti, anche di fronte a errori evidenti, che gli arbitri sono i primi ad ammettere pubblicamente, cosa che un tempo non avveniva. Resta il fatto che la stagione dei fischietti 2023/24 è sotto le aspettative. Anche ieri sera in Torino-Fiorentina non ha convinto per niente il rosso a Ricci, col secondo giallo per proteste: la gestione dell’arbitro Marchetti andrà esaminata a fondo".
Da capire quindi cosa succederà nel prossimo futuro, anche se il designatore Rocchi non è stato felice della prestazione di Di Bello e gli ha inflitto un mese di squalifica poiché recidivo.
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