L'attuale presidente Aic Calcagno ricorda il predecessore Campana scomparso oggi

(ANSA) - ROMA, 19 LUG - "Senza di lui, i calciatori e le calciatrici oggi non avrebbero tutti i diritti che hanno". Umberto Calcagno, presidente dell'Assocalciatori, parla di Sergio Campana, storico n.1 e fondatore del sidacato con Mazzola, Rivera e Bulgarelli, come "un maestro". "Tanti di noi, in Aic, hanno raccolto l'eredita', anche nel suo consiglio di non sovraesporre mai l'associazione, di non mettersi al centro della scena, lui che agiva in sordina, pur potendolo fare". Ma soprattutto, Campana e' stato la rivoluzione dei diritti per i giocatori. "Con la legge 91 del 1981, tutto cambio': oggi forse non ci rendiamo conto, ma da 50 anni a questa parte tutti i calciatori gli devono tutto, dalla pensione che percepiscono ai diritti che senza di lui non avrebbero mai avuto.
Li riteniamo scontati, acquisiti, ma sono il frutto delle sue battaglie". "Campana - dice Gianni Grazioli, segretario generale dell'Aic al fianco dello storico presidente per numerosi anni - è stato una grande figura per il calcio italiano, per quel che ha fatto per i calciatori tutti, fondando il sindacato con Rivera, Mazzola e Bulgarelli, e per il suo contributo costruttivo e onesto alle istituzioni. Era un uomo di altri tempi, di grande rettitudine morale, ma al passo con un calcio che cambiava alla velocita' della luce. Non a caso, il sindacato calciatori italiano, con quello inglese, e' riconosciuto come il piu' autorevole al mondo". (ANSA).

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