L'incantesimo si spezza, la Germania vince ai rigori. Italia fuori fra gli applausi

L'incantesimo si spezza, la Germania vince ai rigori. Italia fuori fra gli applausiMilanNews.it
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domenica 3 luglio 2016, 00:01News
di Antonio Vitiello
fonte Tuttomercatoweb.com
Una palla che passa sotto la pancia, l'altra no. La differenza fra Italia e Germania non è tutta qui, perché gli azzurri sono squadra decisamente meno forte rispetto ai campioni del mondo, ma gli uomini di Conte sono stati bravi a reggere contro l'urto della corazzata Germania. Finisce quindi 6-5 per la squadra di Low dopo i calci di rigore, dopo che i novanta minuti erano terminati 1-1 per effetto dei gol di Ozil e Bonucci. La Germania cambia, senza usare il 4-2-3-1 che ha portato la nazionale di Low fino a qui, bensì con Kimmich che scala a centrocampo (Howedes da terzino) e fuori Draxler, con Muller decisamente più vicino alla porta. Come da vigilia non c'è Daniele De Rossi, sostituito da Stefano Sturaro in posizione di mezz'ala, ma con Marco Parolo in cabina di regia. Per il resto formazione assolutamente annunciata. I primi quindici minuti sono di studio, con la Germania ben piantata nella trequarti italiana ma con gli azzurri capaci di ripartire in contropiede. Da segnalare il primo cambio per la formazione di Low, con Khedira che deve abbandonare il terreno di gioco sostituito da Schweinsteiger. Proprio il neo entrato, al ventisettesimo, ha la prima occasione del match: il suo gol è però annullato a causa di un fallo evidente su De Sciglio. Con l'andare dei minuti l'Italia prende campo e confidenza, anche grazie ai bianconeri di Low che certo non entusiasmano per il gioco. Così Eder rischia di trovarsi a porta vuota con un disimpegno errato di Neuer (che passa vicinissimo al piede dell'italobrasiliano), mentre dall'altra Buffon rischia di combinarla grossa ma si aiuta con il palo per fermare il cross sporco di Ozil. La prima occasione capita così al quarantunesimo, quando Mario Gomez anticipa tutti di testa ma non inquadra la porta difesa da Buffon: ben più pericolosa l'azione successiva, quando Kimmich centra per Muller che, da pochi passi, tira addosso a Buffon. Sul cambiamento di fronte Giaccherini viene pescato bene, Neuer ci mette una pezza sul cross basso ma l'accorrente Sturaro, complice una deviazione, non riesce a bucare il portiere avversario. L'idea è quella che la Germania sia più completa tecnicamente, mentre l'Italia è messa benissimo in campo, soffrendo il meno possibile al di là di un'evidente inferiorità sul palleggio. Quasi mai il fraseggio dei tedeschi si trasforma in occasioni palpabili anche grazie alla solita difesa, brava a non regalare la superiorità nemmeno in contropiede. L'opportunità più grande arriva al minuto cinquantatré, quando una palla persa sulla trequarti mette in moto Gomez, bravo a fare la sponda per Muller: il tiro, forse largo, viene comunque deviato da Florenzi in angolo. Al cinquantasettesimo il primo degli undici azzurri diffidati vede materializzarsi il giallo: De Sciglio non giocherà quindi l'eventuale semifinale. Al ventesimo del secondo tempo la Germania capitalizza una pressione (e una superiorità) praticamente costante. Mario Gomez è bravo a congelare il pallone sulla fascia e servire l'accorrente Hector: il cross, deviato, premia Ozil che da pochi passi batte Buffon. Uno a zero Germania e per l'Italia è un grosso problema. Anche perché quattro minuti dopo Buffon deve sventare sul tentato autogol di Chiellini: parata super per il portiere juventino che mantiene a galla la nazionale. L'opportunità per pareggiare ce l'avrebbe Pellè sul sinistro, a un quarto d'ora dal termine dopo un bel lavoro di De Sciglio, ma la conclusione è potente e non precisa. Conte non cambia, mantenendo gli stessi undici: e fa bene, perché Chiellini - dopo un batti e ribatti - tenta di prolungare il pallone verso il secondo palo, ma Boateng lo ostacola con le mani. Fallo ineccepibile e calcio di rigore che Bonucci segna, portando il risultato sull'1-1. A un minuto dalla fine ci prova pure De Sciglio, ma la conclusione - dopo la convergenza verso il centro del campo - finisce a lato. Così, come spesso accade, Germania-Italia verrà decisa ai supplementari. I supplementari partono a rilento, con la Germania ancora intontita dal pari di Bonucci, mentre l'Italia prova a creare qualcosa con i due attaccanti. Ne esce una gara, ancora una volta, estremamente tattica, con i teutonici che provano a calciare dalla distanza per centrare la porta di Buffon, non senza troppa fortuna. Seconda frazione con i tedeschi che tentano di alzare i ritmi, Muller va vicino alla rete con una acrobazia che finisce alta mentre per l'Italia entra Insigne al posto di Eder. Il napoletano ha un'occasione a sette minuti dal termine, quando va via a Boateng in area, ma da posizione defilata non sorprende Neuer, appostato bene sul suo palo. GERMANIA-ITALIA 6-5 d.c.r. (1-1 nei tempi regolamentari) Marcatori: Ozil 65', Bonucci 78'. Rigori: Insigne gol, Kroos gol, Zaza alto, Muller parato, Barzagli gol, Ozil palo, Pellè fuori, Draxler gol, Bonucci parato, Schweinsteiger alto, Giaccherini gol, Hummels gol, Parolo gol, Kimmich gol, De Sciglio gol, Boateng gol, Darmian parato, Hector gol. Germania (4-3-2-1) Neuer; Höwedes, Boateng, Hummels, Hector; Kimmich, Kroos, Khedira (dal 15' Schweinsteiger); Ozil, Muller; Gomez (dal 72' Draxler). Italia (3-5-2) Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini (dal 120' Zaza); Florenz (dall'87' Darmian), Sturaro, Parolo, Giaccherini, De Sciglio; Eder (dal 107' Insigne), Pellè.