Laudisa: "Sprint per l’Europa, nessuno al sicuro"

Laudisa: "Sprint per l’Europa, nessuno al sicuro"MilanNews.it
mercoledì 6 febbraio 2019, 14:51News
di Enrico Ferrazzi

Sulle colonne della Gazzetta dello Sport, Carlo Laudica ha commentato così la corsa all'Europa: "Una scossa elettrica ha messo in agitazione la Serie A, sprigionando un’energia nuova e (per molti) positiva. L’impresa del Bologna a San Siro contro l’Inter è solo l’ultimo segnale sorprendente che alza all’improvviso la quota salvezza e mette in apprensione anche il Cagliari, oltre che allarmare Udinese e Empoli. È uno schiaffo alle certezze di chi (troppo in fretta) aveva etichettato come noiosa questa stagione, prigioniera dei soliti sterili tatticismi. Invece alcuni recenti risultati rotondi e spettacolari offrono un volto per tanti versi inedito dell’élite del nostro calcio. Più in generale, siamo di fronte a un’ascesa del ceto medio che ormai non conosce più mezze misure e mette in discussione un bel po’ di gerarchie. La settimana precedente, ad esempio, Atalanta, Fiorentina, Lazio e Milan hanno eliminato dalla Coppa Italia le teste di serie della manifestazione con prestazioni più che convincenti e con risultati anche eclatanti. A maggior ragione, questa tendenza sta emergendo pure in campionato: la lotta per un posto in Champions League è avvincente, come quella per l’Europa League. Con una moltitudine di squadre racchiuse in un fazzoletto di punti e con un mucchio di scontri diretti all’orizzonte. Così se la Juve pare irraggiungibile (a dispetto degli ultimi stop) e lo stesso Napoli naviga in acque tranquille, tutte le altre sono in fibrillazione. E molte per merito, in piena salute. Un anno fa, dopo 22 turni, le prime quattro avevano conquistato 203 punti, adesso se ne dividono appena 187, un calo significativo. Soprattutto perché prova la crescita delle inseguitrici, che sono tante e tutte fameliche. Se Milano s’interroga sulla leadership cittadina (Inter 40, Milan 36), deve avere la stessa attenzione per la rimonta delle romane (Lazio e Roma 35), accompagnata dalla feroce Atalanta di Gasperini (35), capace di azzannare negli ultimi tempi chiunque passi dalle sue parti. A una lettura attenta peraltro non possono sfuggire la Sampdoria (33), come la Fiorentina e il Torino, entrambe a quota 31. Tutte, a ragione, si ritengono in corsa per un posto in Europa League ed è facile constatare che le loro ambizioni sono intatte a 16 giornate dal termine.

E chi sta davanti deve fare i conti anche con la loro determinazione. Con questi presupposti, i prossimi quattro mesi tengono giustamente con il fiato sospeso. E per fortuna da qualche tempo non ci accompagnano più le spiacevoli polemiche su chi si scansa o meno. Negli anni più bui della massima serie è accaduto anche questo, spesso scambiando la mediocrità per complice arrendevolezza. Ma ora se il Parma del bravo D’Aversa toglie al fotofinish due punti ai campioni d’Italia, è un fastidio per Allegri che obbliga i vertici bianconeri a tenere alta la guardia per programmare il futuro. Gli appuntamenti all’orizzonte ci daranno presto una prova sulla bontà di queste indicazioni. A un certo punto la selezione sarà fatale e le grandi saranno obbligate a dare il meglio per scrollarsi di dosso queste ingombranti compagne di viaggio. Ne saranno tutte capaci? Di sicuro d’ora in avanti non saranno ammesse troppe incertezze. In questo pazzo, pazzo, campionato c’è troppo disordine (creativo) per cercare rifugio nei pronostici logici. Tanto è vero che si fatica a individuare una sola outsider. La concorrenza è durissima e i colpi di scena vanno messi nel conto. Come si conviene per un thrilling avvincente. Dal finale elettrizzante".