Marchetti: "Contro il Chelsea serviva la partita perfetta. Ora testa alla Juventus"

La sconfitta di Londra, è l’unica delle italiane in questo turno di Champions. E non era un turno semplice anche per lo stato di salute delle altre, soprattutto dell’Inter che è riuscita ad alzare la testa nel miglior modo possibile. Il Milan anche avrebbe avuto bisogno di un miracolo, bisogna essere lucidi nell’analisi. Andare a giocare contro il Chelsea a casa loro senza 3/4 titolari in difesa significava dover fare una partita perfetta. Il Milan è rimasto in partita per un tempo, avrebbe avuto anche l’opportunità di pareggiarla al 45esimo, ma - proprio come ha detto il suo allenatore - ha fatto qualche errore di troppo.
In difesa certamente. In attacco, con la gigantesca occasione non capitalizzata da Krunic. Sarebbe potuta essere forse un’altra partita. Ma la verità è che i rossoneri avrebbero davvero dovuto fare a prescindere una partita perfetta, a maggior ragione con una difesa così rimaneggiata. Il Milan non si è mai perso d’animo in questi anni. Ha saputo sempre fronteggiare le difficoltà e non ha mai messo scuse o giustificazioni. E anche stasera è successo. Nessun accenno agli assenti: è da sempre la filosofia rossonera, quella che è servita al Milan a vincere lo scudetto la passata stagione.
E ora allora testa alla Juventus. Senza paura, senza sapere se e chi recupererà. Perché conta sì, ma non per spiegare - eventualmente - il risultato.
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