MN - Rangnick-Milan, da sciogliere il nodo sul numero di collaboratori: le ultime
Che il Milan e Ralf Rangnick siano promessi sposi non è più un mistero. Il manager tedesco è stato scelto dalla proprietà, nella persona di Gordon Singer, ed avallato anche da Ivan Gazidis (il quale non ha gradito molto le ultime esternazioni di Rangnick, tanto da intervenire direttamente con lui ed il suo agente). La figura di Ralf, per funzionare, dovrà essere investita di pieni poteri e deleghe, senza invasioni di campo esterne. Ecco perché nella definizione dell’accordo, che ancora non è stato siglato in via ufficiale, c’è la voce dello staff che Rangnick vorrebbe portare con se a Milano.
Una squadra vera e propria, che si articola tra elementi di campo e quelli che stanno dietro la scrivania, tra gestione sportiva e scouting dei giocatori, dei quali lui è il coordinatore. Si parla, nel complessivo, di 18-20 collaboratori che Rangnick vorrebbe introdurre tra Milanello e Casa Milan (dove vorrebbe anche un suo ufficio). Un numero molto elevato, che Gazidis vorrebbe provare a limare. Ma il metodo-Rangnick, da quello che risulta, ha funzionato proprio grazie alla fedeltà degli uomini del suo staff alla figura apicale di tutto il sistema, ovvero Ralf.
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