Pagni: "Milan, ecco perché (a causa di ingaggi e difficoltà nei prestiti) alla fine potrebbe arrivare Deulofeu"

Mancano meno di quattro giorni, ma Leonardo ci proverà fino alla fine. Per cosa? Per portare a Gennaro Gattuso un esterno di ruolo che si adatti al suo amato 433.
Ora che siamo vicino al tramonto della sessione estiva di calciomercato e i nomi dei possibili candidati sono ormai abbastanza certi, anche il Bollettino può dare una sua interpretazione a quello che succede. Soprattutto cercheremo di spiegare come mai nelle ultime ore il nome del catalano Gerard Deulofeu appaia come il più gettonato. E se ci possano essere altre sorprese.
In realtà come tutti avranno letto, gli obiettivi principali per tutto il mese sono sembrati altri. Di sicuro, Yannick Carrasco: in fuga dal campionato cinese – dove il governo di Pechino sta via via stringendo i cordoni della borsa ai proprietari del club dopo le spese pazze degli ultimi 3-4 anni – l’estroso giocatore belga (ma di origini iberiche) era considerato talentuoso e giovane quanto basta (25 anni) per soddisfare i paletti imposti dall’ad Ivan Gazidis nel settore “acquisti”. Peccato che il Milan non abbia nessuna voglia di accollarsi l’ingaggio richiesto: Carrasco era disponibile a scendere dagli 11 milioni percepiti in Cina a non meno di 9. Il Bollettino è sempre stato dubbioso sul fatto che venisse accettata una proposta che non fosse oltre i 5-6 milioni.
Diverso il discorso per i giovani (anzi, giovanissimi) in arrivo da Belgio e Olanda. Sia Arnaut Groeneveld Danjuma (Bruges) sia Steven Bergwijn (PSV) sono profili che vanno benissimo per qualità anagrafe e ingaggio. Ma all’estero, come è noto, non amano formule come il prestito con riscatto. Inoltre, il primo è reduce da un infortunio e potrebbe metterci troppo tempo per inserirsi, mentre il Milan cerca profili che si possono adattare subito, come si è visto con Paquetà a Piatek.
Ecco perché si è arrivati a Deulofeu. Detto che potrebbe essere una falsa pista che copra un “mister X” di cui non si è saputo ancora nulla (ma più passa il tempo e più questa ipotesi svanisce), il giocatore cresciuto nella cantera del Barcellona presenta indubbi vantaggi: giovane, non ha uno stipendio elevato, vuole venire in Italia, conosce già Milanello. Oltre ad aver lasciato un bellissimo ricordo ai tifosi: nel suo caso il problema è il Watford, che l’ha rilevato per 14 milioni dal Barca e che ora ne vorrebbe 25-30. Una scommessa non proprio a buon mercato. Inoltre, i londinesi (di proprietà della famiglia Pozzo dell’Udinese) non vogliono saperne di prestiti con riscatto. Forse ma forse, solo a condizione che sia un obbligo di riscatto.
E il centrocampista, dirà qualcuno? Ci si scorda sempre che siamo di fronte a un mercato di “riparazione”: serve a coprire qualche punto debole, ma i giochi veri si faranno in estate. Senza scordare che il Milan ha comunque investito 70 milioni per due giocatori. Un modo elegante per dire che, al massimo, arriverà l’esterno.

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