Pasotto: "Alla base della rosa corta del Milan c'è anche una volontà comune di selezionare il più possibile il materiale umano"

Marco Pasotto, giornalista, si è così espresso su La Gazzetta dello Sport analizzando la struttura della rosa del Milan: "Lungo l'estate rossonera c'è stata qualche bugia (Tare a fine giugno: "Non faremo rivoluzioni". Già), ma anche qualche linea guida perseguita con coerenza e poi confermata dai fatti. Una di queste è l'entità numerica della rosa, sulla quale Allegri con la dirigenza è stato chiaro fin da subito: un gruppo di 22, 23 elementi al massimo. Missione che peraltro pareva impossibile considerata l'ampia quantità dei rientri alla base e dei giocatori fuori progetto, e che invece è stata portata a termine - va riconosciuto - con un lavoro molto efficace. E così quel numero finale che aveva in testa Allegri è diventato realtà. Alla base di questa scelta c'è ovviamente la triste logica che vede il Diavolo senza coppe europee. Ma anche una volontà comune, in un certo senso, di selezionare il più possibile il materiale umano, per ripartire dopo una stagione dove troppe volte il Milan ha fatto parlare di sé per l'esuberanza - chiamiamola così - di alcuni tesserati.
Ora che il mercato può lasciare finalmente la scena al campo, Allegri si ritrova esattamente con 22 uomini. Accontentato. Non è una rosa corta, ma cortissima. Sicuramente un unicum nel drappello di chi ha le stesse ambizioni del Milan".
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