Pellegatti: "Un nuovo Milan, gap colmato?"

Finito il mercato, è tempo di bilanci. Il giudizio rischia di essere inficiato dalle ultime ore, che avrebbero dovuto regalare altri rinforzi alla rosa del Milan. Eh, sì, quando il caffè, a fine cena, non è buono, esci dal ristorante insoddisfatto, con il rischio che questa sensazione condizioni il tuo giudizio su tutte le altre portate.
Tra beffe e volti nuovi
Cerchiamo allora di rimanere lucidi, ma il mancato acquisto di Bakayoko fa male. Il francese viene preso dal Napoli addirittura in prestito, mentre, per mesi, si era sottolineata da parte di casa Milan, le difficoltà di un accordo con il Chelsea, per le alte pretese degli inglesi. Una beffa. Nessun arrivo a centrocampo, dunque. Allora gli appassionati rossoneri avrebbero desiderato un attaccante di peso, come alternativa a Ibrahimovic. Su questo punto, a dire il vero, i dirigenti del Milan mai avevano illuso i tifosi, soprattutto dopo il blitz che ha portato il norvegese Hague in maglia milanista. I plenipotenziari di via Aldo Rossi invece hanno cercato, fino a tre ore dalla fine delle contrattazioni, un rinforzo per il centro della difesa.
Tentativi al fotofinish
L’opzione Kabak è saltata presto, per la differenza tra la richiesta dello Schalke, 25 milioni di euro, e l’offerta del Milan, che non ha ritenuto di andare oltre i 15 milioni. Un’altra possibilità era legata all’acquisto di Rudiger, ma è una trattativa che non è mai montata. Nelle ultime ore, come detto, tentativo finale per Mohamed Simakan, centrale del 2000, oggi allo Strasburgo. I francesi sembravano potessero accettare gli ultimi rialzi del Milan, ma poi non sono scesi dai 20 milioni. Anche perché avrebbero trovato serie difficoltà a trovare un sostituto. Questa trattativa potrebbe tornare di attualità a gennaio, perché voci provenienti dalla Francia parlano di una probabile apertura del club alsaziano. Veniamo però a un bilancio generale, parlando di acquisti e cessioni. Partendo da queste ultime, il lavoro dei dirigenti rossoneri è stato eccellente.
Brillante la trattativa che ha portato Paquetà al Lyon e Ricardo Rodriguez al Torino. Importante risparmio per le casse rossonere sugli ingaggi di Reina, Biglia e Bonaventura. Il Milan è più forte perché ha confermato Ibrahimovic e Kjaer, perché ha acquistato il centrocampista giovane più forte d’Italia, Sandro Tonali, perché con un blitz è riuscito a chiudere l’acquisizione di Jens Petter Hauge, un attaccante di alte potenzialità. I dirigenti del Milan hanno pensato più al presente che al futuro quando hanno deciso di puntare su due prestiti secchi, come il terzino portoghese Diogo Dalot e lo spagnolo Brahim Diaz. Insomma un Milan certamente più competitivo. La domanda è ora capire se il gap con gli altri top club italiani sia diminuito oppure grande è ancora la differenza. A livello di gioco, di fiducia e convinzione nei propri mezzi, di fluidità della manovra, certamente è un altro Milan rispetto a un anno fa. Sulla qualità e soprattutto la quantità della panchina rimangono ancora alcuni dubbi. A Pioli e al… mercato di gennaio il compito di scioglierli!

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