Pioli a Sky: "Si chiude al momento giusto un ciclo. Giusto così, ho dato e ricevuto tutto"

Pioli a Sky: "Si chiude al momento giusto un ciclo. Giusto così, ho dato e ricevuto tutto"
domenica 26 maggio 2024, 00:35News
di Gaetano Mocciaro

Stefano Pioli si congeda da allenatore del Milan. Ecco le sue parole a Sky:

Sulle emozioni vissute
"Sono stati due giorni belli perché in questi cinque anni mi sono emozionato tantissimo. Ho dato tutto ma ho ricevuto tantissimo. Ho ricevuo manifestazioni a livello personale da tutti coloro che hanno lavorato con me. Emozioni forti che è bello vivere. Finisce un percorso che ci ha dato tanto, credo che finisca nel momento giusto. Quindi solo gratutudine e riconoscenza nei confronti del club, dei giocatori, dei tifosi. Quel che ho vissuto io è difficile anche solamente sognarlo".

Sulle critiche degli ultimi mesi
"Io credo che sia normale. Perché abbiamo alzato l'asticella, abbiamo vinto lo scudetto con la squadra più giovane di sempre e i tifosi del Milan son tornati a sognare ed essere ambiziosi. Putroppo non siamo più riusciti a vincere e questo ha creato del malcontento. Io mi auguro solamente che tutto possa tornare ad essere canalizzato nella giusta direzione. Per quanto mi riguarda non è stato un problema ma quel che ho detto ai miei ragazzi oggi è che loro sono stati speciali. Perché in quei momenti dove sembrava tutto negativo un gruppo normale probabilmente si girava dall'altra parte, invece loro hanno allungato la mano e ne siamo usciti fuori. Una delle soddisfazioni più belle che ho avuto in questo percorso".

Era finito un ciclo?
"Sì. Io credo che abbiamo dato tutto, i giocatori hanno dato tutto. Il percorso è quello che avete visto. Quello che avevamo trovato e quello che lasciamo è completamente diverso e questa è la cosa più importante. Mi sono emozionato e credo che sia giusto così, onestamente".

Cosa si augura Pioli adesso?
"Mi auguro di trovare e di incontrare persone che mi facciano capire di poter costruire e rifare un percorso speciale come è successo qua. Spero di trovare situazioni dove chi mi parla, chi mi presenta un percorso mi faccia vivere quelle sensazioni ed emozioni che ho vissuto qua. Questo non significa vincere per forza uno scudetto, ma significa avere delle ambizioni, poter gestire la rosa e determinare tante cose. Ma adesso non so niente, ero troppo legato al club per pensare ad altro. Vedremo nei prossimi giorni se ci sarà qualcosa che mi stimolerà. Pensavo di arrivare a fine stagione più stanco, non mi sento stanco e vediamo".

Ancora sull'esperienza in rossonero

"Ho dato tutto ma ho ricevuto tutto: dai miei giocatori, dall'ambiente, dai tifosi. Sono orgoglioso di questa esperienza, rimarranno solo cose positive. Esco da questo percorso sicuramente sereno e anche migliorato come allenatore e come persona".

Il giocatore che ti ha dato più soddisfazioni
"Ho iniziato con un gruppo di ragazzi che andavano sostenuti e stimolati. Solo un nome è difficile, direi Tonali dal punto di vista tecnico e della crescita che ha avuto. A fine primo anno c'erano dei dubbi e invece continuava a lavorare in un certo modo. Ma anche Leao, Théo, Bennacer non erano come adesso".

Il leader morale per il futuro?
"Il Milan perde dello spessore ma i ragazzi che ci sono qui sono cresciuti. D'impatto penso che Maignan possa essere un punto di riferimento dello spogliatoio".

Cosa ti mancherà di più?
"L'ambiente di Milanello, un ambiente dove si lavora in modo fantastico con persone che hanno un grande senso d'appartenenza. Mi mancherà tanto. Un posto magico".

Cosa auguri al tuo successore?
"Sicuramente chi arriverà troverà una cultura del lavoro molto alta e un gruppo coeso. E questo credo che sia già un punto di partenza molto valido".