Sacchi: "Per un innamorato come me, vedere il Milan ridotto così male è davvero insopportabile"

Lo storico ex allenatore rossonero Arrigo Sacchi, che con il suo calcio e le sue metodologie ha rivoluzionato la storia del gioco e quella del Milan, oggi con un velo di tristezza prova a parlare del Diavolo ferito che si appresta a chiudere una stagione fallimentare, la cui (in)degna conclusione è stata la prestazione in finale di Coppa Italia di mercoledì persa contro il Bologna. Sacchi quest'oggi ha pubblicato i suoi pensieri sul Milan in un pezzo edito dalla Gazzetta dello Sport.
Le parole di mister Sacchi sul Milan: "Quando si vanno ad acquistare i giocatori è necessario fare molta attenzione, altrimenti si rischia di spendere un sacco di soldi e di avere elementi che non danno contributo alla causa. Arrivato al Milan mi portai giocatori che venivano dalla B e dalla C, lasciai a casa uno che era nel giro della Nazionale perché non aveva comportamenti da professionista. Berlusconi mi sostenne e mi difese. Prima di comprare Rijkaard mandai un mio uomo di fiducia a seguirlo durante gli allenamenti: nella relazione c'era scritto pure cosa mangiava, a che ora si alzava e chi erano i suoi amici. Adesso queste cose vengono fatte? Mi sembra di no, a giudicare da ciò che si vede in campo. E allora si sbaglia e si deve rimediare. Perché vedere il Milan ancora ridotto così male, per un innamorato come me, è davvero insopportabile"

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