San Siro, Corbani (Comitato Sì Meazza) dopo la sentenza del Tar: "La partita è tutt’altro che conclusa"

San Siro, Corbani (Comitato Sì Meazza) dopo la sentenza del Tar: "La partita è tutt’altro che conclusa"MilanNews.it
Oggi alle 10:48News
di Enrico Ferrazzi

Luigi Corbani, portavoce del "Comitato Sì Meazza", ha commentato così a Tuttosport la decisione del Tar di respingere il ricorso che aveva presentato sul vincolo al secondo anello di San Siro: "La partita è tutt’altro che conclusa. Ora aspettiamo che il Tar decida la data sul dibattimento del merito della vicenda. Noi insisteremo con la Corte dei Conti, perché emergono sempre nuovi fatti a nostro giudizio incredibili riguardo a come sono stati gestiti alcuni snodi della vicenda. Inoltre abbiamo anche chiesto all’Anac di dire la sua, perché crediamo ci siano stati dei conflitti di interesse sulla scelta dei profili che hanno svolto consulenze. Ma ci sono tanti altri aspetti che mano a mano emergono e che noi rileveremo. In tutte le città del mondo vediamo che le società di calcio si operano per costruire nuovi stadi di proprietà o in concessione con enti pubblici. A Milano si vuole rifare su un terreno pubblico, demolendo il vecchio impianto, uno stadio in concessione tra due squadre, esattamente come prima. Sarebbe una scelta europea? Per questo abbiamo chiesto che si pronunci anche la Corte dei Conti. 

Quale soluzione per San Siro? Lo stadio di San Siro con una copertura mobile potrebbe diventare un’arena per tutte le attività sportive, di spettacolo e concerti. Faccio un esempio: lo stadio Pierre Mauroy di Lille ha ospitato partite di basket, per esempio in occasione dei Giochi Olimpici del 2024: lì si sono svolti i preliminari. Nello stesso impianto si sono tenute anche gare di pallamano. Poi lo usano anche per i concerti. E naturalmente è lo stadio dove gioca il Lille, la squadra di calcio. Credo che il destino degli stadi ormai non sia da pensare solo per attività calcistiche, ma per tanti tipi di attività. Così vengono progettati tutti i nuovi impianti d’Europa e non solo".