Pagelle - Giroud, un gol per scacciare la crisi. Segnali di Theo. Kjaer e Rafa così così
Queste le pagelle di Milan-Torino:
Tatarusanu 6.5: chiamato in causa tre volte, una poi cancellata, in cui si fa trovare pronto. Il Torino tira meno delle avversarie delle ultime gare, ma obiettivamente lui si fa trovare pronto pur sempre in mezzo ai suoi limiti.
Thiaw 6.5: prova in crescendo del tedesco, che sia con la difesa a tre sia con quella a quattro, non fa passare nessuno nella sua zona. Può essere la scoperta della seconda parte del campionato.
Kjaer 5.5: Pioli gli mette Kalulu e Thiaw come scudieri per cercare di farlo affaticare il meno possibile. La realtà dei fatti è che molla spesso Sanabria e va in difficoltà quando deve riprendere passo. (dal 70’ Gabbia 6: risposta concreta da parte di Matteo, chiamato a erigere il muro quando c’era da tenere mentalmente dopo il vantaggio).
Kalulu 6.5: sprazzi di Pierre Le Roi. Specie nel secondo tempo, quando sembra scrollarsi di dosso, insieme alla squadra, tensioni e paure. Mette in porta Theo Hernandez con un super assist che il connazionale spreca. Poteva essere il 2-0.
Saelemaekers 5.5: inizia bene con un intervento decisivo su Vlasic. Poi si appiattisce in fase offensiva e non crea nulla, non riuscendo mai a ribaltare l’azione come ci si aspetterebbe da un laterale con le sue doti di corsa. Nella ripresa non si vede mai. (dall’88’ Calabria sv).
Krunic 6: insieme a Tonali cantano e portano la croce e, specie nel primo tempo, sono li in trincea a fare spessore per evitare che il Torino possa corrodere la fragile fase difensiva milanista. Buoni recuperi sulle seconde palle nella ripresa.
Tonali 6: è palese che stia raschiando il fondo a livello fisico e mentale. È stanco, si vede, ma non si tira mai indietro dalla lotta per la causa milanista. Non eccelle, ma di sicuro non molla un centimetro. (dall’88’ Pobega sv)
Theo Hernandez 6.5: nel primo tempo, paradossalmente, ha due palloni che in altri momenti avrebbe calciato diversamente. Invece li regala al bibitaro del primo anello verde. Quando la squadra, nella ripresa, torna al modulo canonico, è come se gli accendessero la luce. Bellissimo il cross con cui serve Giroud per il gol vittoria. Urla vendetta il gol sbagliato su assist di Kalulu che poteva valere il 2-0.
Brahim Diaz 6: il tanto vituperato Brahim, altro bersaglio degli imbecilli dei social, è l’unico dentro questo Milan a cercare di cucire gioco. Poi però è sempre e solo colpa sua se i compagni non gli danno appoggio. Nel secondo tempo trova giocate importanti, come quella che porta al miracolo di Milinkovic Savic e, più in generale, abbassa il Torino. (dal 78’ De Ketelaere sv: entra e rifila quattro spallate giuste. Un segnale).
Leao 5.5: non convince la partenza da seconda punta pura, si vede che non ha ancora i ritmi di quelle giocate. Meglio quando si libera dai dogmi e inizia a svariare a sinistra. Ha la palla dell’1-0, ma Milinkovic-Savic gli sbarra la strada. Ritrova sprazzi e spazi, ma non arriva alla sufficienza, seppur appaia più vivo rispetto alle ultime settimane.
Giroud 7: passa da essere abbandonato da tutto e tutti all’eroe di serata, con un gol meraviglioso, che fa esplodere San Siro e non solo. È sempre lui l’uomo del destino. Un anno fa girò il derby e il campionato, questa volta gira la palla in porta per la vittoria scaccia crisi che deve rilanciare il Milan verso la qualificazione in Champions League. (dall’88’ Origi sv)
All. Pioli 6: la vittoria è figlia di un risveglio tecnico-tattico della squadra, che con la difesa a tre soffre il dinamismo del Torino. Quando i giocatori vengono riassestati sul 4-2-3-1, è come se fosse tornata la luce in campo. Giroud gli fa un grande regalo, ora bisogna continuare la risalita.
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 8/08 del 22/04/2008
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore editoriale e responsabile: Antonio Vitiello
© 2024 milannews.it - Tutti i diritti riservati