Analisi di una scelta improvvisata: Rebic e i gravi problemi dell'attacco rossonero

Analisi di una scelta improvvisata: Rebic e i gravi problemi dell'attacco rossoneroMilanNews.it
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mercoledì 6 novembre 2019, 19:30Primo Piano
di Matteo Calcagni

Ante Rebic contro la Lazio non ha giocato titolare, perdendo il ballottaggio con Castillejo per la sostituzione di Suso. Il fato ha voluto che lo spagnolo si infortunasse, costringendo Pioli al cambio alla fine del primo tempo: 54 minuti per il croato, mal sfruttati da un giocatore che al contrario avrebbe dovuto spaccare il campo. Il classe '93 è stato preso proprio per questo: un calciatore duttile che avrebbe dovuto garantire tenacia, fisicità ed alternative al reparto offensivo, ma fin qui è parso fin troppo timido. Una timidezza ingiustificabile per un vicecampione del Mondo e un calciatore che aveva già giocato in Italia.

LO SCAMBIO - Per ora è innegabile che a guadagnarci, nello scambio tra Eintracht e Milan, sia stato proprio il club tedesco: André Silva in rossonero non aveva certamente impressionato, ma sicuramente mostrato di più rispetto al più anziano collega croato. Questo non significa rimpiangere il portoghese, ma è chiaro che aver puntato su Rebic sia stato un errore: una scelta forse affrettata che ha privato il Milan di un'alternativa (che ora manca) al centravanti, inserendo invece un giocatore che non sembra avere una collocazione e soprattutto che fatica a garantire qualcosa in più rispetto a Castillejo e Borini.

ERRORI - Non può essere Rebic la causa dei problemi stagionali del Milan, ma la scelta di puntare tutto su Correa, salvo poi ritrovarsi senza alternative (e la necessità di virare sul croato), ha certamente influito. L'attacco rossonero piange lacrime amare, i gol sono pochissimi e le responsabilità non possono essere soltanto legate al calo di Piatek. Andava calcolato il rischio che il polacco potesse non ripetere la straordinaria scorsa stagione, così come andava considerata la giovanissima età di Leao: veramente qualcuno si aspettava che il portoghese potesse prendersi per mano la squadra dopo un paio di mesi in Italia? Non c'era riuscito neanche Pato nel 2007, pur giocando a fianco di mostri sacri in tutti i settori del campo. In attacco serviva un calciatore che potesse offrire certezze, completare il reparto e rappresentare una miglioria. E questo giocatore, salvo incredibili colpi di scena, non sembra poter essere Rebic.