CorSera - Milan, la rabbia non passa ma nessuna protesta ufficiale alla UEFA: il club non vuole alibi

CorSera - Milan, la rabbia non passa ma nessuna protesta ufficiale alla UEFA: il club non vuole alibiMilanNews.it
giovedì 13 ottobre 2022, 10:00Primo Piano
di Enrico Ferrazzi

La sconfitta contro il Chelsea ha lasciato molta delusione in casa rossonera dove sono ancora furiosi per l'arbitraggio di Siebert che ha condizionato pesantemente la gara con il rigore inesistente concesso agli inglesi e la conseguente esplusione di Tomori. La rabbia è tanta e non passa, ma da via Aldo Rossi non sono partite proteste ufficiali alla UEFA in quanto il club non vuole alibi e pensa di aver già detto quello che pensa attraverso le dichiarazioni di Stefano Pioli dopo la sfida di martedì.

ALTRI ERRORI - A riferirlo è questa mattina il Corriere della Sera che spiega che si tratta dell'ennesimo danno arbitrale in Europa a sfavore del Milan negli ultimi anni: nella scorsa Champions League, per esempio, c'era stato il rigore concesso in pieno recupero all'Atletico Madrid (fallo di mano di Kalulu, ma prima c'era stato un evidente tocco di mano di un giocatore dei Colchoneros) oppure la rete data al Porto nonostante un netto fallo subito da Bennacer. Nelle stagioni precedenti in Europa Leauge, invece, ci sono da segnalare il gol annullato a Kessie contro il Manchester United e il penalty contro l’Arsenal.

INGIUSTIZIA DA CANCELLARE - Insomma, quello visto contro il Chelsea non è il primo errore arbitrale che ha subito il Diavolo. Il fastidio in casa rossonera è tanto e ancora molto forte e la sensazione è che per cancellare questa ingiustizia c'è un solo modo, vale a dire conquistare comunque la qualificazione agli ottavi di Champions. Nonostante la doppia sconfitta contro i Blues, il destino del Milan è ancora nelle sue mani: basteranno infatti due vittorie contro Dinamo Zagabria e Salisburgo per avere la certezza aritmetica di passare il turno.