Da giugno i gol salgono a 17: Hauge, quando i "Chiesa" arrivano grazie allo scouting

Da giugno i gol salgono a 17: Hauge, quando i "Chiesa" arrivano grazie allo scoutingMilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
venerdì 23 ottobre 2020, 20:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

28 minuti, ovvero quanto ha impiegato Jens Petter Hauge per trovare la sua prima rete con la maglia del Milan. Il gol del norvegese al Celtic Park, per costruzione, fattura e conclusione, dimostra (ancora volta) come l'ex Bodo/Glimt sia un giocatore famelico dal punto di vista realizzativo. D'altronde, da giugno a questa parte, il classe '99 ha segnato ben diciassette reti in ventidue gare complessive tra Eliteserien, Europa League e Serie A: un ritmo che farebbe impallidire gran parte dei centravanti.

UN IMPATTO IN LINEA - Nonostante la forte concorrenza del reparto delle mezze punte, già rimpolpato con Brahim Diaz, il Milan ha deciso di chiudere per Hauge, conscio che l'occasione fosse troppo ghiotta per non essere colta. Il ragazzo, nonostante la giovanissima età e l'importante salto ambientale, ha subito risposto presente, segno di una personalità che va ben oltre i numeri sopracitati. Il ragazzo avrà tutto il tempo per crescere, sbagliare e maturare, ma le prime sensazioni sono assolutamente positive.

LA VITTORIA DELLO SCOUTING - Qualche settimana fa erano alte le preoccupazioni di chi, anche a ragione, chiedeva a gran voce l'acquisto di un "big" sulle corsie esterne. Il nome di Federico Chiesa è stato citato a lungo da stampa e tifosi, ma il Milan, questo Milan, il suo Chiesa deve costruirselo dal "basso", andando a tuffarsi su giocatori pronti ad esplodere, prima di essere valutati cifre astroniche. Hauge è costato 4 milioni, Saelemaekers 7, Diaz è arrivato in presttio gratuito. E da loro, in questo avvio stagionale, sono arrivati 4 gol e 2 assist. Un segnale importante e di lungimiranza, per una squadra che, come sottolinea giustamente Pioli, è ancora ad inizio percorso.