Da Guardiola e Klopp a Nagelsmann: Pioli e quella continua volontà di restare aggiornato

Da Guardiola e Klopp a Nagelsmann: Pioli e quella continua volontà di restare aggiornatoMilanNews.it
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lunedì 5 dicembre 2022, 14:00Primo Piano
di Nicholas Reitano

Nella lunga intervista rilasciata ieri ai colleghi di Sky Sport (CLICCA QUI per leggere tutte le dichiarazioni), Stefano Pioli, tra i tanti argomenti, ha spiegato anche i principi di gioco del proprio calcio e dello studio della tattica dei migliori allenatori in circolazione. Parole che dimostrano come il tecnico del Milan si sia sempre aggiornato nel corso dei tre anni sulla panchina rossonera. "Guardo tante partite, soprattutto di Guardiola, Klopp e Nagelsmann", ha svelato Pioli nel corso dell'intervento all'emittente privata. "Ognuno ha una caratteristica fondamentale; se vuoi guardare la verticalità, allora guardi Klopp. Quello più moderno, dove noi stiamo cercando di andare, per la lettura degli spazi, che non è quale giocatore deve andare ma quale spazio deve occupare, allora guardi Guardiola. E così via".

IL NUOVO MILAN - E da diverso tempo Pioli ha voluto inserire tutte queste novità anche nel proprio calcio, a partire principalmente da quella voglia di recuperare subito palla nella metà campo opposta per tenere gli avversari lontani dalla propria. Una caratteristica diventata ormai di proprietà dei rossoneri: il Diavolo, infatti, in Serie A domina le classifiche delle statistiche che si basano sui recuperi alti. E questa volontà di pressare a ridosso della porta rivale è riassunta nella frase "Noi come idea abbiamo quella di non fare giocare le altre squadre". Dicesi, dunque, una ricerca del dominio totale del gioco, che, però, per il Milan, è ancora abbastanza lontana: per il tecnico del club di via Aldo Rossi, infatti, la squadra deve iniziare a palleggiare con maggiore insistenza e continuità nella metà campo avversaria per completare l'opera. Uno step da vera big europea che richiede tempo.

PIOLI 2.0 - Per concludere, questa metodologia di studio e di applicazione di tattiche innovative spiega come il tecnico del Milan sia in continua evoluzione. E anche la cosciente ammissione di alcune falle della squadra come, per esempio, la poca rapidità nell'accorciare con i mediani, la forzatura nel cercare la profondità e la sovra citata mancanza di palleggio assiduo, fanno di Pioli un allenatore intelligente, smart, al passo coi tempi. La sua voglia di migliorarsi è incredibile ed il risultato dello scorso anno ne è un grandissimo premio. Ma ora, come raccontato dallo stesso, bisogna continuare a vincere ed alzare trofei. Perché il Milan deve avere questa mentalità.